“L’Umbria, con una percentuale di immigrati pari all’undici per cento del totale dei residenti, è una regione interessata da crescenti processi di stabilizzazione e integrazione all’interno della comunità, tutto ciò determina l’esigenza di confronto tra le istituzioni e il territorio per cercare le giuste risposte ai bisogni che di, volta in volta, si manifestano”: lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, intervenendo all’incontro “L’Umbria per i migranti – Il Premio Integrando 2011” che si è svolto nel pomeriggio di ieri al MAXXI di Roma, presenti il segretario regionale Anci Umbria, Silvio Ranieri, il curatore del progetto Integrando, Nadan Petrovic, Alessandro Vestrelli della Regione Umbria, l’assessore all’associazionismo, cooperazione decentrata, pace del Comune di Narni, Francesco De Rebotti, il sindaco di Amelia, Riccardo Maraga, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Amelia,Maria Teresa Di Lernia, Danilo Cremonte,dell’Associazione culturale Smascherati. L’incontro è stato coordinato dalla responsabile del dipartimento educazione del MAXXI, Stefania Tannini.
L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito degli incontri intorno al Tavolo del Mediterraneo–Love Difference di Michelangelo Pistoletto. In questo contesto il Dipartimento di educazione ha invitato la Regione Umbria e l’ANCI Umbria a presentare il Premio Integrando 2011 per le buone pratiche di integrazione dei migranti.
“Il progetto che illustriamo oggi e che ha portato alla realizzazione di un rapporto che, oltre all’analisi comparativa, illustra le buone pratiche e i meccanismi virtuosi posti in essere dai Comuni umbri per favorire l’integrazione socio-culturale dei cittadini migranti, – ha detto la vicepresidente Casciari – ha trovato spunto proprio nella decisione di valorizzare le esperienze dei Comuni in materia di accoglienza, dando risalto agli ambiti territoriali sociali 2 e 11 con i Comuni capofila di Perugia, Narni e Amelia che si sono particolarmente distinti, tra gli altri, per il numero e la qualità di politiche messe in campo con la volontà di agevolare l’integrazione creando anche un’efficace osmosi tra il settore pubblico e privato”.
Riferendosi al rapporto elaborato dall’Anci, la vicepresidente ha voluto evidenziare l’importanza di valorizzare le esperienze degli enti locali perché, in particolare sui Comuni, ricadano alcune scelte importanti in tema di immigrazione: “Pensiamo all’accesso alle cure essenziali quando la legislazione nazionale non prevedeva disposizioni in materia – ha detto Casciari – e poi a tutte le attività di predisposizione delle strutture di accoglienza, al sostegno di interventi nelle scuole adatti a gestire contesti sempre più multiculturali”.
In questo contesto la Regione Umbria, superata la fase di emergenza, ha puntato nel corso degli anni a sviluppare una politica di integrazione valorizzando come risorsa l’immigrazione e attivando politiche pubbliche baste sulla convivenza multiculturale e di controllo preventivo sulle possibili degenerazioni delle condizioni degli immigrati, sulle tensioni xenofobe, sul rispetto della legalità. In questo processo, è stata data grande importanza al confronto e allo scambio di esperienze maturate e alla rete di relazioni avviate.
“Questo rapporto – ha detto l’assessore – intende offrire testimonianza di quanto siano diffuse nel territorio regionale le azioni positive per l’integrazione e vuole dare visibilità e valore al lavoro sviluppato in questi anni, attivare processi di partecipazione, individuare nuove mete, sollecitare nuove proposte”.
A conclusione dell’incontro la vicepresidente ha ricordato che per la realizzazione dei piani territoriali di intervento in materia di immigrazione, la Regione Umbria ha definito la nuova programmazione annuale, che potrà contare su risorse pari a 400mila euro”.
“Il programma in particolare – ha detto la vicepresidente – prevede in primo luogo la ripartizione delle risorse provenienti dal Fondo nazionale per le politiche sociali 2009, con la definizione, al suo interno, delle priorità di utilizzo in armonia con l’impianto del Piano sociale regionale 2010-2012”.
In dettaglio, la 12/ma programmazione prevede in primo piano servizi per favorire l’integrazione e quindi rivolti alla generalità degli immigrati, in particolare ai nuclei familiari con una presenza stabile sul territorio. Previsti anche interventi indirizzati all’interazione, alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di marginalità e recupero della devianza”.
La vicepresidente ha anche evidenziato “come la consistente diminuzione di risorse da parte del Governo, faccia emergere criticità che possono mettere concretamente a rischio la sostenibilità del sistema di integrazione sociale locale per cui i processi di condivisione e di governance delle politiche rivolte all’immigrazione, mediante piani territoriali per una programmazione generale integrata basata su scelte negoziate e condivise, diventano ancor più prioritari ed essenziali”.
Secondo la vicepresidente Casciari “la diminuzione dei finanziamenti aumenta l’esigenza di una programmazione puntuale e appropriata con una razionalizzazione delle risorse disponibili. Tutto ciò – ha concluso – tenendo ben presente che l’ Umbria non è per i migranti una terra di passaggio, ma è ormai luogo di residenza stabile, di studio, di lavoro. Gli immigrati inoltre, contribuiscono alla tenuta ed al dinamismo dell’economia e società regionale”.