Categorie: Cronaca Terni

Terni, immigrati producono 150kg di olio biologico

Biologico, prodotto in Umbria, a Palmetta, spremuto a freddo, sono le caratteristiche fisiche dell’olio  presentato ieri a Palazzo Spada.  Si tratta di un olio solidale, realizzato dai migranti ospitati nel centro di accoglienza dell’Arci di Terni. A illustrare l’iniziativa “Oronero 2015” il vicesindaco di Terni Francesca Malafoglia, il prefetto Angela Pagliuca, il presidente dell’Arci Francesco Camuffo.  Centocinquanta chili di olio frutto del lavoro volontario di 30 immigrati ospiti dell’ Arci a Narni e in Valnerina. Le olive provengono dai terreni comunali di Palmetta che il Comune di Terni ha messo a bando pubblico.  

Oronero è il risultato di come si possa costruire integrazione vera – ha detto il vicesindaco con delega al Welfare Francesca Malafoglia  – in questo lavoro c’è l’accoglienza di persone che provengono da terre lontane e che la loro capacità di affondare nelle nostre radici culturali ed economiche. Iniziativa importantissima,  frutto del volontariato, del lavoro di integrazione, dello stretto coordinamento con la prefettura. Il valore aggiunto è quello di non limitarci ad un progetto specifico, ma creare una vera e propria integrazione, valorizzando quello che è un patrimonio che spesso rimane in disuso, in questo caso l’oliveto di Palmetta.  La politica dei beni comuni che stiamo cercando di portare avanti è ampia e trasversale, riguarda tutta la città, valorizzando quel patrimonio pubblico in disuso che grazie al lavoro del volontariato diventa patrimonio di nuovo fruibile per tutti“.  La presentazione di Oronero è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sui progetti di integrazione, dalla rigenerazione dei parchi, alla sistemazione delle panchine, al filone degli interventi in agricoltura: “Valuteremo le proposte, definiremo la progettualità da mettere in campo – ha aggiunto il vicesindaco – affinché le attività in agricoltura, tese alla salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni, siano momento di formazione prima e di ritorno economico poi“.  

I ragazzi impegnati in questo progetto sono richiedenti asilo sul territorio,  persone che fuggono da terre dilaniate da guerra e miseria – ha detto il Prefetto di Terni Angela Pagliuca – questo momento di presentazione del prodotto dimostra che il patto sottoscritto in prefettura non è rimasto lettera morta, tutt’altro. E’ in questa direzione che occorre procedere, quella dell’inclusione e della integrazione“.