“Vangelo secondo Pasolini” è il titolo di una mostra del fotografo Domenico Notarangelo che aprirà domenica prossima, 17 aprile, a Palazzo della Penna e sarà visitabile fino all’ 8 maggio. L’inaugurazione sarà sabato, alle ore 18,30, e vi interverrà Andrea Cernicchi, assessore alla cultura del Comune. Introdurrà Andrea Fioravanti, critico cinematografico.
La mostra espone gli scatti “rubati” dal fotografo sul set de “Il Vangelo secondo Matteo”, e vuole rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini, non solo maestro del cinema ma anche e soprattutto lucido e profondo intellettuale. Un tributo attraverso le foto di colui che ebbe l’onore di accompagnarlo e fotografarlo sul set durante le riprese del film. Oggi Domenico Notarangelo è un attivissimo ottantenne.
Pasolini, già regista e pensatore di fama internazionale, nel 1964 scelse Matera e la Lucania come set principale del film perché sia la città che la regione richiamavano fisicamente i luoghi della Terrasanta, allora devastati da guerre e abusivismo edilizio, e simboleggiavano in maniera estremamente efficace anche l’arretratezza in cui versava il Mezzogiorno. Incise in maniera determinante sulla scelta delle location un particolare aspetto socio-antropologico della realtà lucana: secondo il regista, i volti delle persone utilizzate come comparse non erano ancora state contaminate dalla società moderna, e si erano quindi mantenute simili a quelle degli abitanti della Palestina biblica.
Altro aspetto molto interessante e poco conosciuto è l’intimo legame del film con l’Umbria e lo spirito francescano, in quanto “Il Vangelo secondo Matteo” venne concepito da Pasolini ad Assisi (come testimonia una lettera esposta in mostra) durante un incontro promosso dalla Pro Civitate Christiana.
Gli scatti in mostra documentano mirabilmente momenti “rubati” sul set con due differenti macchine fotografiche, che Notarangelo teneva nascoste sotto la veste da comparsa (il regista infatti gli chiese di interpretare il ruolo del Centurione romano) per tirarle fuori al momento opportuno. E’ il Pasolini vero quello immortalato negli scatti, non solo il colto intellettuale che dirige con precisione e severità i collaboratori nella realizzazione delle scene, ma anche il figlio premuroso nell’atto di sistemare il velo di sua madre, presente nel film nelle vesti della Madonna. E’ il Pasolini senza occhiali da sole mentre osserva con Irazoqui (l’attore che interpreta Gesù) lo struggente scenario dei Sassi di Matera, in assoluta contemplazione. Notevole attenzione è destinata anche alle comparse e ai vari attori, tra i quali spiccano la scrittrice Elsa Morante e il poeta Alfonso Gatto.
Oltre all’esposizione di 38 fotografie, ci sarà anche una serie di attività collaterali:
Giovedì 21 aprile, ore 21.00
“L'ultimo”
Voci, musica e immagini intorno all'universo pasoliniano.
Introduce Daniele Dottorini, critico cinematografico
Voce recitante: Claudio Carini
Musica: Francesco Ascani
Chitarre: Antonio Vincenti
Voce e sax: Andrea Volpini
Biglietto mostra + serata concerto: euro 3,00
Mercoledì 4 maggio, ore 17.30
“Pasolini Postumo”
Le ultime novità editoriali
Tavola rotonda a cura della Biblioteca Comunale Augusta
Graziella Chiarcossi, Fondo Pier Paolo Pasolini
Roberto Antonelli, Università La Sapienza – Roma
Sandro Gentili, Università degli Studi – Perugia
coordina Gino Roncaglia, Università della Tuscia – Viterbo
ingresso libero