Categorie: Foligno Politica

“Il sindaco deve venire in Consiglio comunale a riferire sulle vicende del caso Fils”

A seguito della notifica dell’avviso di garanzia e conclusioni indagini preliminari al Comune di Foligno, Fils spa e Vus spa, in merito alla “interposizione illecita di manodopera” è opportuno che il sindaco fornisca chiarimenti ai cittadini, e ciò a prescindere dalle indagini, che seguiranno il normale iter. Questa la netta presa di posizione di Stefania Filipponi, capogruppo di Impegno Civile. “La questione è politica e riguarda i servizi affidati a Fils e Vus, onde evitare che i folignati paghino due volte le stesse prestazioni – prosegue la Filipponi – oltretutto di scarsa qualità e a prezzi non propriamente concorrenziali. Altro punto da chiarire è per quale ragione si sia distaccato personale Fils presso la Vua, per servizi che quest’ultima società, fin dal 2004, doveva effettuare, con costi a carico della tariffa. La Fils ha problemi economico- finanziari, dalle intercettazioni telefoniche pubblicate dalla stampa locale e relative agli anni passati – incalza la capogruppo di Impegno Civile – emerge una gestione a dir poco disinvolta, con bilanci in sofferenza, che dovevano essere sistemati eliminando i pesanti oneri riguardanti il personale, assunto senza seguire la procedura del pubblico concorso. Anzi a voler malignare – insinua – viene da supporre, che le assunzioni siano state determinate da rapporti amicali o di partito. Sicuramente così non è, e gli amministratori saranno in grado di smentire con dati inoppugnabili tale illazione popolare. In ogni caso – conclude – essendo la situazione divenuta insostenibile, si è pensato bene di fare il gioco delle tre carte trasferendo i costi dalla fiscalità generale alle bollette Tia, tanto a pagare – chiosa – sono sempre i folignati. In mancanza di risposta nei termini regolamentari – avverte la Filipponi – verrà informata dei fatti l’autorità giudiziaria competente.