“La neve aveva letteralmente formato dei muri: raggiungere quelle quattro persone isolate da giorni è stato davvero molto difficile”. A parlare in esclusiva in un’intervista a TO è il dottor Gabrio Spapperi, il medico volontario della Croce Rossa intervenuto insieme alla squadra speciale dei Vigili del Fuoco due giorni fa per liberare dalla neve 4 persone di Scalocchio, una frazione a circa un’ora di Città di Castello, rimaste intrappolate nelle proprie abitazioni (leggi qui l’articolo di Tuttoggi). “Avevo già parlato il giorno prima per telefono con uno di loro, un signore iperteso rimasto senza farmaci e preoccupato per le sue condizioni di salute: gli ho detto “stia tranquillo, domani sarò sicuramente da lei per aiutarla. Nel frattempo mangi tanto aglio, e stia calmo!”. Raggiungere le villette isolate sugli appennini ha richiesto impegno, passione per il proprio lavoro e tanta buona volontà: “ci sono stati momenti in cui la neve era caduta in tali quantità che mentre camminavamo ci arrivava a metà busto, e anche per riuscire ad venirne fuori bisognava fare una gran fatica con le proprie braccia”. L’intervento, richiesto dal Comune e che ha visto coinvolti in parte anche gli operatori della Protezione Civile, ha previsto il necessario utilizzo del gatto delle nevi: solo in questo modo i vigili sono riusciti a costruire una sorta di rampa utile a liberare il tratto da percorrere a piedi. “Laddove è stato possibile, abbiamo proceduto con gli sci”. Un’operazione che non sarebbe riuscita senza la dedizione del personale addetto e competente. Per il dottor Spapperi, già volontario in 5 missioni internazionali, in Sri Lanka dopo lo tsunami del 2006, in Albania, Kosovo ed Eritrea, è stata un’emergenza da trattare con le dovute precauzioni e la necessaria preparazione, ma senza perdere la propria calma e sicurezza: “in situazioni così off limits toccherebbe pensare che si è di fronte alla normale quotidianità, per gestire la situazione al meglio”.
Alessia Chiriatti