Sara Minciaroni
Aggiornamento ore 22.00
La bara di Andrea Antonelli è arrivata nel campo sportivo di Sanfatucchio scortata dalle moto. Il rombo dei motori per dire addio al campione ha preceduto il carro funebre dalla piccola chiesa di Macchie fino al luogo della funzione. Qualche migliaia le persone presenti. A salutare Andrea gli amici veri, quelli di una vita, quelli con la passione per le due ruote, quelli che dall'inizio del sogno non lo hanno mai lasciato.
La famiglia siede in prima fila protetta da tutti i ragazzi del Team Go Eleven e dal team manager Denis Sacchetti. A commuovere è l'abbraccio intenso tra il pilota Lorenzo Zanetti e la famiglia di Andrea. “Tiferemo per te” sono le parole che Arnaldo Antonelli rivolge al ragazzo che nell'incidente di domenica scorsa a Mosca era alla guida della moto che ha travolto Andrea al centro della pista. Lorenzo e Alessandro avevano la stessa età, 25 anni, ed erano amici. Nelle parole del padre Arnaldo c'è la convinzione che quanto accaduto domenica a Masca fosse inevitabile. “Non poteva fare niente”, aveva detto ai microfoni di TO al rientro da Mosca e l'abbraccio di oggi lo ha confermato: “Andrea avrebbe voluto così. Da oggi avrai una madre ed un padre in più”.
“Tu Andrea continuerai a gareggiare nei circuiti del cielo. Il tuo simbolo è un otto, il simbolo dell'infinito” le parole dello zio Paolo, della zia Catia e Elena,lette alla fine della funzione.
A celebrare la funzione il Vescovo Emerito Giuseppe Chiaretti che ha sottolineato: “Un caro amico di tutti si è spento in maniera tragica e preghiamo quindi per lui”. “Lo abbiamo amato e lo amiamo''.“Preghiamo per un caro amico che si è spento in maniera tragica”. Le Parole di monsignor Chiaretti: “Era un bravo ragazzo e per questo lo abbiamo amato. E lo amiamo. Adesso chiediamo perdono per le nostre colpe, non per le sue. La fede dice che chi crede in Dio anche se muore vivrà lo stesso. Andrea era di esempio per tanti giovani. Faceva del bene e auitava il prossimo. Andrea è un giocane rapito nel mezzo dei suoi anni e dei suoi sogni. Non per negarli, ma per renderli eterni”.
Il Consiglio provinciale di Perugia nella seduta di questo pomeriggio (giovedì 25 luglio), in apertura dei lavori, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del pilota Andrea Antonelli. Quasi in contemporanea, con i funerali ai quali per la Provincia di Perugia, presente anche il Gonfalone dell’ente, partecipa l’assessore provinciale allo sport Roberto Bertini. “La folla immensa accorsa per seguire la cerimonia funebre – sono le parole del Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi – composta soprattutto da giovani, testimonia il valore di questo campione, il cui nome, ne siamo certi, andrà aldilà della tragedia del momento che ha gettato nello sconforto una famiglia e un’intera comunità”.
“Se la famiglia lo vorrà – prosegue il presidente – , ci metteremo a disposizione per ricordarlo attraverso iniziative che aldilà del campione celebrano quei valori a cui ormai il suo nome è collegato. Tuttavia in queste ore, per chi è credente come il sottoscritto, non rimane che affidarsi alla fede, la sola che può lenire il grande dolore per la sua scomparsa”. Vicinanza e profondo affetto alla famiglia di Andrea vengono espressi anche dall’assessore allo sport, Roberto Bertini: “E’ una tragedia che si poteva evitare. Vanno riviste le norme che regolano le competizioni – è il pensiero dell’assessore provinciale – Quando non ci sono le condizioni minime di sicurezza le gare devono essere sospese. Assurdo perdere la vita a soli 25 anni, nel pieno di una carriera, per questa carenza regolamentare”.
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