Foligno

Il ristoratore resta in carcere, un ingegnoso meccanismo nella sua auto per trasportare la cocaina

Resta in carcere, a Capanne, il ristoratore 46enne di Foligno trovato in possesso di 65 chili di cocaina. Nell’udienza di convalida è stato infatti confermato l’arresto.

La guardia di finanza, che stava pedinando l’imprenditore, ha trovato la droga nascosta nella sua auto, nel garage e nel controsoffitto di una dei due locali che gestisce. Droga che sul mercato avrebbe fruttato 6 milioni di euro.

Proseguono le indagini per risalire al traffico di sostanza stupefacente. Così ingente da rendere impensabile che potesse riguardare la sola piazza di Foligno. E che potesse essere gestito da una sola persona. Tra le ipotesi, infatti, c’è anche quella che l’imprenditore potesse portare a Foligno e tenere la droga per conto di altri.

Gli inquirenti hanno sequestrato due suo cellulari, dai quali sperano di ricavare elementi utili alle indagini.

Certo, il ritrovamento della droga non è stato casuale. Così come sembra difficile pensare che l’imprenditore fosse un “mulo” (coloro che trasportano la droga) improvvisato. E la conferma arriva non soltanto dall’ingente quantità di droga trovata a Foligno (presumibilmente fatta arrivare con più viaggi), ma anche l’ingegnoso meccanismo installato sull’auto dell’imprenditore per nascondere la droga sulla sua Mini Countryman. Dove era stato ricavato un nascondiglio sotto al sedile posteriore. Un doppiofondo che si apriva solo azionando in progressione dei tasti sul cruscotto e tenendo premuta la frizione.

Solo riuscendo a ripetere questa operazione, dopo vari tentativi, i finanzieri hanno potuto recuperare i 15 chili di cocaina nascosti sotto il sedile posteriore dell’auto.

Il resto della droga è stata trovata nel garage dove è avvenuto il fermo e nel controsoffitto di uno dei locali del ristoratore.