Era l’alba del 9 maggio 1944 quando un plotone di fascisti giustiziò Venanzio Gabriotti, ufficiale pluridecorato della Prima Guerra Mondiale, segretario provinciale del Partito Popolare, che dopo l’Armistizio scelse la Resistenza. Città di Castello ricorderà i settanta anni del suo sacrificio venerdì 9 maggio con una serie di manifestazioni che si apriranno alle 8.30 con la messa presso il Famedio del Cimitero, officiata da mons. Giuseppe Tanzi. Dopo la deposizione presso il monumento ai Caduti, il corteo si sposterà presso il greto della Scatorbia dove i bambini di San Filippo eseguiranno dei canti e i bambini del Secondo Circolo, Cerbara e Riosecco, pianteranno la rosa “Bella Ciao”, la rosa del Partigiano.
Tante le autorità che hanno annunciato la loro presenza al Settantesimo anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti: oltre al sindaco tifernate Luciano Bacchetta, parteciperà il sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, gli onorevoli Walter Verini, Giampiero Giulietti e Anna Ascani, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, il presidente dell’istituto Gabriotti Sergio Polenzani, il presidente di Anpi Anna Maria Pacciarini. La giornata proseguirà con l’omaggio in Piazza Gabriotti, in via San Florido, presso monumento di Viale Vittorio Veneto, e terminerà nella sala del Consiglio comunale dove si svolgerà la premiazione del concorso rivolto alle scuole che quest’anno ha come argomento le stragi civili.