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Il programma della Piccolotti per lo sviluppo montano

La Regione Umbria sta preparando in questi mesi la programmazione del ‘Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020’: si tratta di ottocento milioni di euro, che arriveranno nella nostra regione per finanziare progetti che possano dare maggiore competitività alle aziende agricole, promuovendo il trasferimento di innovazione e tecnologie, ma anche combattere la povertà nelle zone rurali e tutelare il paesaggio e l’ecosistema. A renderlo noto è Elisabetta Piccolotti, candidata sindaco per Sinistra Ecologia e Libertà.

Occasioni imperdibili – E’ una partita a cui il Comune di Foligno deve guardare con la massima attenzione, concentrando proprio su questo terreno gran parte delle proprie energie progettuali e del proprio peso politico. Dobbiamo combattere spopolamento – prosegue nella nota – invecchiamento della popolazione e degrado del paesaggio, che segnano da decenni la nostra montagna e più in generale la dorsale appenninica.

Scelte forti per la montagna – Non basterà lo svincolo di Scopoli – prosegue la Piccolotti – i rischi che abbiamo davanti sono troppo grandi per affrontarli con l’ordinaria amministrazione. Occorrono scelte forti, che rovescino la tendenza e producano nuove occasioni. Per questo dobbiamo alzare la voce e presentarci alla Regione con la forza delle iniziative che in montagna hanno già preso avvio, penso al progetto sull’EcoMuseo della Valle del Menotre – rileva – ed alle importanti iniziative che stanno riportando vita e cultura a Rasiglia, al ‘Contratto di Paesaggio’ nel territorio ove insistono le Comunanze Agrarie di Orsano, Coste, Ponze e Cancelli, alla nascita di un centro studi delle comunanze agrarie del folignate, i cui lavori preparatori hanno preso avvio sabato pomeriggio grazie all’associazione Terra Comune, e anche a tutto ciò che nella zona di Colfiorito si muove intorno al Parco Naturalistico ed al Museo Archeologico.

‘Non bastano asfalti e lampioni’ – Dobbiamo chiedere finanziamenti e da parte nostra dare certezze sulla loro buona gestione – sostiene la Piccolotti – coinvolgendo le imprese e il tanto volontariato presente. Fin qui siamo stati troppo a guardare, mentre molti fondi della programmazione passata sono stati investiti per uscire dalla crisi del tabacco nell’Alta Valle del Tevere: ora tocca a noi accendere i riflettori sulla proposte per uscire dalla crisi della nostra montagna. Non basta – seppur è giusto – parlare di asfalti, lampioni e cassonetti come ho sentito fare da altri candidati. Dobbiamo riportare i giovani in montagna – conclude la candidata vendoliana – dandogli la prospettiva futura di un lavoro.

Le proposte di Sel
Il biodistretto: un accordo tra agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche
amministrazioni per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e
consumo (filiera corta, gruppi di acquisto di prodotti locali, mense pubbliche bio, accordi con la grande
distribuzione)
Un progetto di marketing territoriale, per promuovere la zona come vocata per impiantare imprese di
tipo turistico-ambientale e rurale
L’ecomuseo del Menotre (per la parte scientifica, ma anche per la ristrutturazione di spazi in disuso per
farne luoghi di visita, a partire da Rasiglia) e la valorizzazione della rete museale di Colfiorito, nella
direzione del supporto alle imprese turistiche del territorio.
Una nuova mission per il Gal Valle Umbra e Sibillini e SviluppUmbria: aiutare la nascita di nuove
imprese, giovanili e non solo, nelle aree montane, e dare più spazio alle idee innovative e a protagonisti nuovi
Un progetto sul ripopolamento che dia avvio al censimento del patrimonio immobiliare inutilizzato e
disponibile della zona montana e metta a fuoco i piani commerciali per nuove imprese nel settore turistico (es.
albergo diffuso) da proporre alle giovani generazioni.
Replicare in altre aree montane lo strumento regionale del ‘contratto di paesaggio’, già in fase di
realizzazione nella zona di Cancelli e trovare i finanziamenti per realizzarlo.