Nella serata di ieri 5 dicembre, il prof. Antonino Tamburello ha incontrato il suo pubblico nella sala blu di palazzo Gazzoli, nell’ambito delle iniziative de “Il Natale” firmato Clt-Arvedi Ast. Evento sold out per ascoltare una delle voci più suggestive della psicoanalisi ‘moderna’, accompagnata dal pianoforte di Paola Crisigiovanni. Il tema della serata è stato un aspetto molto caro a Tamburello, cioè l’amore e, nello specifico, “L’amore nasce eterno”.
Tamburello ha raccontato di come il suo interesse verso l’amore sia nato all’età di 12 anni, sulle spiagge di Montalto dove, dopo aver assistito al comportamento sbagliato di un uomo, si è detto “Bisogna fare qualcosa”. Da qui la convinzione di voler mettere in sicurezza e proteggere gli altri, attraverso l’amore; “l’amore è silenzioso, non fa rumore” – afferma Tamburello, perché è il contrario del male che provoca danno.
Tamburello ha raccontato due episodi esplicativi della sua carriere, risalenti più o meno tra il 2011 e il 2012: l’incontro con una balia e quello con una coppia di principi romani. La balia ha spiegato a tamburello che i maschi, se si staccano dal seno della nutrice, poi si offendono, mentre la stessa cosa non accade nelle femmine. Questo insegnamento è stato poi applicato al caso di una coppia di principi romani che Tamburello ha incontrato nella sua carriera. La coppia era in crisi dopo pochi mesi di matrimonio e Tamburello, applicando il principio spiegato dalla balia e indicando alla donna alcuni comportamenti da considerare.
Provando a spiegare l’amore, ancora interagendo con il pubblico che ha risposto alle sollecitazioni di Tamburello, il professore ha ricordato: “Io non prescrivo nulla”, perché, in sostanza, non c’è niente che gli altri possano fare per cambiare le nostre vite. Il cambiamento è un processo che viene dalle singole persone e che può essere avviato da ognuno di noi.