L'assessore Morroni: anche nella gestione rispettata normativa e competenze | Puletti e Mancini: fiducia venuta meno, la politica deve cercare di cambiare
Il presidente dell’Atc 3 dell’Umbria, Leonardo Fontanella, ha estinto il debito sancito dalla sentenza con la quale era stato condannato dalla Corte dei conti per danno erariale e quindi non può essere rimosso dalla Regione. L’assessore Morroni ha risposto così ai consiglieri della Lega, Puletti e Mancini, che chiedevano la rimozione del presidente dell’Atc3, alla luce della sentenza della Cassazione del novembre scorso che ha rigettato il ricorso dello stesso Fontanella (e di altri condannati appunto per il danno erariale) confermando la natura pubblicistica degli Ambiti territoriali di caccia.
Morroni ha ricordato che la legge regionale 11/95 stabilisce l’incompatibilità per quegli amministratori degli Atc condannati in via definitiva per danno erariale che non abbiano saldato il debito contratto con lo stesso Atc. Al di fuori di questo, la Regione può intervenire per rimuovere i vertici del Comitato di gestione per inerzia (previa diffida) o per impossibilità di funzionamento.
Morroni: il presidente ha saldato il debito, non può essere rimosso
Gli uffici regionali il 15 dicembre scorso hanno chiesto al presidente dell’Atc3 se sussistessero cause di incompatibilità per i mancati pagamenti da parte di amministratori. E lo stesso presidente ha risposto, in data 3 gennaio, di aver saldato il suo debito già nel 2018, dopo la sentenza della Corte dei conti.
“La causa di incompatibilità è stata rimossa con l’estinzione del debito” ha detto quindi Morroni. Aggiungendo che in merito agli appunti sulla gestione e alle modalità con cui sono stati rimossi i membri del proprio Ufficio di presidenza l’Atc 3 ha agito “nel rispetto della normativa e delle competenze“.
Per la Regione, quindi, il presidente Fontanella può restare alla guida dell’Atc 3.
Mancini: resta l’aspetto politico
Nella replica Mancini ha ricordato che norme e regolamenti vanno applicati, ma c’è anche la valutazione politica. La cui importanza è stata ribadita dalla Cassazione nel riconoscere la natura pubblicistica degli Atc. “Questi fatti – ha detto a proposito delle sentenze – hanno messo in imbarazzo la politica“. Evidenziando come sia venuto meno il rapporto di fiducia necessario a consentire una serena gestione dell’Ambito territoriale di caccia del Ternano. Che avrebbe dovuto portare alle dimissioni dei vertici dell’Atc. Visto che non sono arrivate, per la Lega deve intervenire la politica, “per cercare di cambiare” una situazione che si protrae dal 2013.