IL PONTE PIU’ ...”FICO” D’ITALIA? A SPOLETO, DOVE RISCHIANO DI PIOVERE PEZZI DI CEMENTO E FALLACCIANI. E L’ANAS? BOH! (Guarda le foto) - Tuttoggi.info

IL PONTE PIU’ …”FICO” D’ITALIA? A SPOLETO, DOVE RISCHIANO DI PIOVERE PEZZI DI CEMENTO E FALLACCIANI. E L’ANAS? BOH! (Guarda le foto)

Redazione

IL PONTE PIU’ …”FICO” D’ITALIA? A SPOLETO, DOVE RISCHIANO DI PIOVERE PEZZI DI CEMENTO E FALLACCIANI. E L’ANAS? BOH! (Guarda le foto)

Dom, 20/09/2009 - 19:00

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E’ il viadotto più fico d’Italia. Quella che può sembrare una battuta è in realtà una triste verità. Perchè da qualche mese a questa parte, proprio sotto la sede viaria del ponte della statale Flaminia che immette nella Galleria del Colle Sant’Elia, fra le crepe di un’arcata, è cresciuta una bella pianta di ficus. E’ sola l’ultima “prova” di quanto questo tratto di statale, arteria di vitale importanza per i collegamenti fra Foligno e Terni, sia pressochè abbandonato. Nessuna manutenzione, di nessun tipo.

Cominciamo osservando la struttura dal basso. Da diverso tempo si assiste allo sgretolamento del cemento armato, tanto che ormai alcuni pezzi dei tondini in ferro risultano ben visibili e totalmente arrugginiti. In particolare, tra il qurto e il quinto pilone, è ben visibile una fessura lungo la giuntura delle due ‘basi’ che compongono l’arcata. Stessa storia tra il sesto e il settimo ed ultimo pilone: distaccamento, cedimento del cemento e infiltrazione.

Una situazione che, pur non sembrando interessare la staticità della struttura, rischia di arrecare seri danni a coloro che transitano, a piedi o a bordo di moto e auto, sotto il cavalcavia.

Fico a parte, ed eventuale caduta di fallacciani, i problemi per i residenti non sono terminati.

A cominciare dalle protezioni poste agli estremi delle carreggiate. Perchè, dopo il lungo e basso guard rail, fanno bella mostra di sè ancora le ringhiere in ferro che, in caso di incidente, rappresentano una vera e propria minaccia. In molti da queste parti ricordano ancora uno scontro verificatosi 4 anni fra due autovetture. Alcuni paletti della ringhiera furono divelti e finirono di sotto, nel giardino di una abitazione (uno di questi tranciò in due una sedia a dondolo). Sarebbe più opportuno installare un adeguato ed unico guard rail. Ma non è finita. I recenti interventi alla vegetazione che costeggia il viadotto nella parte superiore hanno aumentato di molto i rumori provocati, di giorno e di notte, dal traffico viario, specie quello dei camion. Da tempo si chiede l’installazione delle barriere anti-rumore. Anche per questo, a quanto è dato sapere, il sindaco Benedetti ha in agenda un prossimo incontro con i responsabili dell’Anas.


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