Il podista non vedente Luca Aiello, della squadra dei L’Unatici Ellera Corciano, è stato insignito del riconoscimento di “Atleta con il cuore”, iniziativa che rientra nel ‘Progetto cuore’ del Comune di Perugia, alla sua prima edizione.
La cerimonia di consegna della pergamena, omaggio alle sue doti sportive, al suo coraggio e alla sua forza che, nonostante la disabilità, l’hanno portato a raggiungere importanti traguardi, si è tenuta alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori. Hanno partecipato l’ideatore dell’evento, il delegato del Progetto cuore Carmine Camicia, lo scalatore in carrozzina Luca Panichi che ha premiato l’atleta, Claudio Pierini, presidente della squadra umbra di baseball di non vedenti i Redskins, il presidente della squadra dei L’Unatici Ellera Corciano Anna Maria Falchetti, il coach di Aiello, Guido Genovese, Giovanni Inguscio, presidente dell’Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti (Anpvi), e Giampiero Tamburi di Perugia: social city.
Il podista della squadra i L’Unatici Ellera Corciano nonostante questa grave limitazione cerca di trasmettere a tutti il messaggio: “Che la vita è bella e si può condurre una vita normale”. Oltre ad essere un ottimo sportivo, Luca Aiello è anche musicista, fa parte del coro della chiesa di Olmo e della squadra degli Angeli del cuore. “Luca è diventato un esempio per tutti – ha spiegato il delegato del Progetto cuore, Carmine Camicia –, perché è riuscito a fare ciò che una persona cosiddetta normale svolge senza difficoltà, per la sua voglia di fare, la sua attività agonistica, il suo impegno nel sociale. L’intento di ‘Atleta con il cuore’ è proprio quello di dare il giusto risalto e riconoscimento a coloro che, nonostante la disabilità, riescono a raggiungere importanti traguardi in campo sportivo. Perché quando si fa qualsiasi cosa con il cuore e con il sorriso è solo da apprezzare e premiare”.
Luca Aiello, sposato, due figli adolescenti, un lavoro in una segreteria degli uffici della Regione Umbria, ha iniziato a correre a livello agonistico nel 2014, grazie ad un amico, l’imprenditore edile Guido Genovese, con cui fa tandem. Ma prima di quell’anno, ha espresso ai suoi amici il desiderio di camminare a livello amatoriale, per mettersi in forma. “Gli amici da subito sono stati disponibili nel darmi una mano – ha detto Aiello –, ma ovviamente non è così semplice. Ci deve essere un rapporto di estrema fiducia e reciproca, anche perché è insolito camminare o correre legati. Però dopo diversi mesi siamo riusciti nell’intento fino a fare la prima camminata veloce di dieci chilometri”. Aiello ha provato a rivolgersi ad associazioni podistiche, anche di un certo spessore, ma ha incontrato maggiori ostacoli: burocratici ed assicurativi. Altri amici che l’hanno sostenuto sono Michele Caldarelli, con cui ha iniziato le prime camminate, e Graziano Stenico. Nel frattempo durante gli anni, ha partecipato a varie mezze maratone da 10, 15, 20 chilometri. Fino all’impresa dello scorso anno: ha portato a termine sei maratone, partendo da quella di New York fino alla 100 chilometri del Passatore, da Firenze a Faenza. Impresa quest’ultima terminata con il tempo di 13 ore 33 minuti e 5 secondi, riuscita grazie al supporto di alcuni compagni della squadra, che lo hanno sostenuto lungo l’intero percorso, correndo al suo fianco come guide (uniti da un nastro).
Durante il 2018 ha anche corso la 58 chilometri della Strasimeno, le Maratone di Roma, di San Valentino e del Grillo di Terni. “Sono rimasto sorpreso per questo premio – ha affermato Aiello –. Tutto è nato con un desiderio di fare più attività fisica che, nel corso del tempo, si è trasformato in una vera e propria passione a livello agonistico, nonostante le difficoltà e la scelta di uno sport non semplice per chi è privo della vista. E quindi è un piacere che qualcuno, finalmente, l’abbia notato e abbia deciso di premiarmi”. Alla cerimonia hanno preso parte anche l’ultramaratoneta umbro Filippo Poponesi e l’artista Sabato Ariante che, per l’occasione, ha realizzato il quadro pieno di simboli “Frammenti di Braille”: “Ho realizzato una strada grigia – ha spiegato l’artista – con sopra impresse delle impronte di scarpe da ginnastica, che rappresentano i passi di Luca Aiello, la sua forza e il suo coraggio, al centro un cuore per ricordare l’iniziativa ‘Atleta con il cuore’, dei coriandoli-frammenti in riferimento al codice Braille (la scrittura per non vedenti) e, infine, dalla punta di questo cuore pende un filo che simboleggia lo stesso filo che tiene uniti Luca e la sua guida”.
Il consigliere Camicia, infine, ha voluto premiare con un grifetto Guido Genovese, Filippo Poponesi, Claudio Pierini e le due giocatrici che l’hanno accompagnato. Luca Panichi, invece, ha portato i saluti di Giampiero Tassi, presidente del comitato regionale paralimpico, e ha ricordato anche la passione per lo sport di Leo Cenci nonostante la malattia. Luca Aiello presto raggiungerà un altro traguardo: diventare un atleta paralimpico del Coni.