Conto alla rovescia per l’inizio della 12esima edizione dell’Africa Eco Race, il rally raid in programma in Africa dal 7 al 19 gennaio 2020. Martedì 7 gennaio prenderà il via la prima tappa e tra i 147 team – per un totale di 550 partecipanti di 34 nazionalità diverse e 258 mezzi tra camion, auto e moto – c’è pure quello del pilota perugino paraplegico Gianluca Tassi, anche presidente del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) umbro.
Partiti da Montecarlo la sera del 4 gennaio, i concorrenti hanno viaggiato via mare per due giorni partendo da Savona e sbarcando alle ore 6 della mattina del 7 gennaio a Tangeri.
“La gara comincia subito”, spiega Gianluca Tassi. “Appena sbarcati, – prosegue – abbiamo un trasferimento di 256 km, poi la prima prova corta di 26 km e subito dopo un altro trasferimento di 456 km per arrivare a Tarda. In totale percorreremo oltre 700 km. La differenza tra il trasferimento e la prova corta sta che nel primo caso se impieghiamo più del tempo previsto avremo delle penalità. Nella prova corta, che è a cronometro, in base ai tempi conquisteremo punti utili per la classifica. Cominceremo a fare sul serio da mercoledì 8 gennaio. L’Africa Eco Race è una competizione molto complicata, in cui, peraltro, non sono previste categorie per disabili e gareggerò alla pari con i piloti normodotati. Le tappe del Marocco saranno insidiose a causa dei numerosi sassi. La seconda parte della corsa, invece, sarà dura a causa delle dune che incontreremo lungo il percorso. La Mauritania sarà la chiave della gara. Ci giocheremo l’esito della corsa in quei giorni: – conclude Tassi – le tappe sono tutte di una difficoltà estrema”.
I concorrenti della 12esima edizione dell’Africa Eco Race dovranno percorrere in totale 6.013 km di cui 3.918 di prove speciali, suddivisi in 12 tappe dure e spettacolari (5 in Marocco, 6 in Mauritania e 1 in Senegal), come nelle migliori tradizioni dei rally africani. Tassi, che gareggerà in questa questa corsa come primo paratleta italiano, rientrerà a Perugia il 21 gennaio.
Gianluca con il numero 274 parteciperà alla gara a bordo di una Yamaha YXZ 1000RR (un performante quad Syde by Syde 4×4 biposto, appositamente adattato alla guida con comandi manuali e completamente aperto) e sarà accompagnato in questa avventura dal navigatore Angelo Montico, dal team manager Alessandro Brufola Casotto, dal meccanico David Giovannetti e dal team Quaddy supporter di Yamaha.
Gianluca non è nuovo a queste esperienze. Prima del suo incidente, avvenuto nel 2003 e nel quale ha perso l’uso degli arti inferiori, aveva vinto in sella alla sua moto 16 titoli nazionali ed uno europeo. Dopo, non potendo più salire sulle due ruote, ha deciso di passare a guidare le quattro partecipando a vari rally tra cui l’edizione 2017 della Dakar, la gara off road più difficile al mondo. Gianluca vi ha preso parte in veste di primo italiano pilota disabile a compiere questa impresa e lo ha fatto non solo concludendola ma conquistando un onorevole 41esimo posto nella categoria auto (erano partiti in 79 e sono arrivati in 59) e giungendo primo della classe T2. Dopo questo risultato ha deciso di tentare una nuova avventura alzando l’asticella dei suoi obiettivi.
Il programma dell’Africa Eco Race 2020
Tappa 1: 7 gennaio – Tangeri-Tarda – Totale: 754 km, SS: 24 km
Tappa 2: 8 gennaio – Tarda-Mahmid – Totale: 333 km, SS: 330 km
Tappa 3: 9 gennaio – Mahmid-Oued Draa – Totale: 516 km, SS: 498 km
Tappa 4: 10 gennaio – Oued Draa-Smara – Totale: 404 km, SS: 385 km
Tappa 5: 11 gennaio – Smara-Dakhla – Totale: 686 km, SS: 473 km
Giorno di riposo: 12 gennaio
Tappa 6: 13 gennaio – Dakhla-Chami – Totale: 559 km, SS: 177 km
Tappa 7: 14 gennaio – Chami-Aidzidine – Totale: 478 km, SS: 478 km
Tappa 8: 15 gennaio – Aidzidine-Tidjikja – Totale: 450 km, SS: 429 km
Tappa 9: 16 gennaio – Tidjikja-Tidjikja – Totale: 469 km, SS: 415 km
Tappa 10: 17 gennaio – Tidjikja-Idini – Totale: 600 km, SS: 500 km
Tappa 11: 18 gennaio – Idni-Saint Louis – Totale: 473 km, SS: 187 km
Tappa 12: 19 gennaio – Saint Louis-Dakar – Totale: 291 km, SS: 22 km