Curva Nord subito coperta, con l’obiettivo, in prospettiva, di realizzare una copertura anche degli altri due settori, la Curva Sud e la Gradinata Est.
Presentato in Comune l’intervento “conservativo” dello stadio Curi. “Un monumento della città”, come ha ricordato l’assessore comunale allo Sport Pierluigi Vossi, che ha introdotto gli interventi tecnici del dirigente dell’U.O. Impianti Sportivi Paolo Felici e del funzionario della stessa Unità operativa Giacomo Capone. Presenti in sala l’attuale consigliera nonché assessore uscente allo Sport Clara Pastorelli, i consiglieri Lorenzo Mazzanti e Cesare Carini ed i progettisti ing. Leonardo Locchi e arch. David Coccia della società EXUP srl.
“Pur se affascinante ed interessante – ha chiarito Vossi a proposito del progetto di Arena Curi che l’amministrazione Ferdinandi si è ritrovata sul tavolo – non era in linea con la visione e l’idea di Pian di Massiano che ha l’attuale Giunta, il cui obiettivo è di recuperare e valorizzare l’esistente, mantenendo intatta la funzione sportiva dell’area”.
E allora, l’obiettivo è migliorare lo storico stadio Curi. In questo contesto sono iniziati o prossimi all’avvio alcuni interventi urgenti (tra cui rifacimento del terreno sintetico del campo da allenamento 1 e degli spogliatoi ospiti) richiesti dalla stessa società sportiva con cui è stato avviato fin da subito un confronto con l’auspicio che esso possa sfociare in futuro in un vero e propri partenariato pubblico/privato come previsto dall’art. 4 del d.Lgs. 38 del 2021.
Una riqualificazione del Curi che consentirà di ottemperare tutte le esigenze statiche e sismiche dei settori di gradinata e curva sud, oltre alla copertura della nord, al fine di essere in linea con le norme imposte dalla Lega per l’omologazione degli impianti.
Il progetto, con fondi provenienti da mutui accesi presso il Credito Sportivo ad interessi zero, prevede interventi significativi in gradinata, curva sud e curva nord, lasciando aperti spazi in una prospettiva futura per il completamento delle coperture (gradinata, curva sud) nell’ambito, è l’auspicio dell’amministrazione comunale, di un partenariato pubblico-privato magari a cura della proprietà dell’Ac Perugia nell’ambito del quale si potranno utilizzare anche le potenzialità commerciali degli angoli (o spicchi) per ospitare servizi diversi (foresteria, museo, merchandising), ma sempre, ha chiarito l’assessore Vossi, “strettamente legati alla funzione sportiva”.
Il tutto restituirà una visione finale di un Curi “moderno e funzionale”, dotato di circa 20mila posti.
Vossi ha comunque precisato che, indipendentemente dall’eventuale terzo stralcio (copertura di Gradinata e Curva sud) il Curi risulterà perfettamente a norma e funzionale dopo il completamento dei due stralci interamente finanziati dal Comune di Perugia grazie all’impegno profuso in tale senso prima dall’Amministrazione Romizi (che ha voluto ringraziare nella persona della consigliera Pastorelli) e poi dall’Amministrazione Ferdinandi.
L’intervento di riqualificazione dello stadio Curi – hanno spiegato il dirigente Paolo Felici ed il funzionario Giacomo Capone – va in continuità con i lavori di miglioramento dell’impianto già effettuati nel recente passato (tra gli altri ristrutturazione della curva nord e della copertura della tribuna ovest) e viene finanziato per un importo complessivo di circa 6,9 milioni di euro, così suddivisi: 5,3 milioni per il primo stralcio tramite accensione di mutuo già contratto con l’Istituto del Credito Sportivo, partecipando ad un bando con il contributo a tasso zero per i primi 15 anni, 1,6 milioni tramite un nuovo mutuo richiesto sempre all’ICS, attraverso nuova progettualità finalizzata a un nuovo bando dello stesso Credito Sportivo. Tale somma era comunque già inserita nel bilancio comunale.
Gli interventi previsti sono stati concepiti nell’ottica di conservazione del sito e della vocazione sportiva dell’area di Pian di Massiano dove insiste lo stadio con l’obiettivo di valorizzare il manufatto esistente ed esaltare il monumento sportivo. Si è considerato, in sostanza, il valore di “memoria collettiva” dello stadio, costruito nel 1975 e testimone di un’epoca brillante per la Città di Perugia. Vantaggio non secondario dell’intervento previsto è quello di non comportare, dunque, stravolgimenti funzionali all’area di Pian di Massiano, destinata, fin dalla sua creazione, ad essere il grande polmone verde di Perugia, frequentata quotidianamente da migliaia di cittadini e attualmente caratterizzata da una moltitudine di servizi e funzioni (impianti sportivi, parchi attrezzati, spazi mercatali, parcheggi, il terminal autobus e minimetrò ecc.): la viabilità non subirà alcuna modifica, così come saranno preservati il sito e i parchi circostanti. Tutti gli interventi saranno, infatti, previsti all’interno del perimetro definito dall’attuale recinzione di massima sicurezza, senza alterare i percorsi di accesso alla struttura.
Al termine della riqualificazione lo stadio Curi potrà contare su una capienza di circa 20mila posti
L’intervento in esame non prevede la realizzazione dei cosiddetti “spicchi”, ossia le aree che separano attualmente un settore dall’altro, la cui destinazione funzionale verrà collegata, se del caso, alle future progettualità.
Gli interventi relativi al primo stralcio (per 5,3 milioni) saranno così suddivisi.
Curva nord:
-bonifica dell’acciaio delle strutture (pulizia e verniciatura);