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Il Perugia-Roma Fiumicino non si farà: AliBlue Malta cancella il volo per scarse vendite

Parafrasando un tormentone dei tempi andati, “volare, no-no”. Non c’è solo Cobrex dire addio per scarse vendite ai voli Bucarest e Barcellona: anche Aliblue Malta cancella voli dal San Francesco d’Assisi, nello specifico quello per Roma Fiumicino presentato in pompa magna il primo giorno di primavera. Il volo bisettimanale per Roma sarebbe dovuto partire il 2 luglio, apparentemente sotto i migliori auspici, visto che il 31 maggio, a due mesi dal lancio, il Comandante Teodosio Longo, CEO di AliBlue Malta, aveva parlato di “trend di vendite decisamente positivi”.

Invece, a inizio giugno, si scopre che i biglietti venduti sarebbero pochissimi e così Aliblue Malta ha sospeso le prenotazioni cancellando il volo. Intervistato dalla Nazione Umbria, Longo spiega che “avevamo diversi dubbi su questo collegamento. Era stato precisato che volevamo perfezionarlo con possibili interconnessioni internazionali, per consentire all’utente di avere una finestra ampia su Roma e un pacchetto più completo. Abbiamo preferito ritirare la vendita dei biglietti adesso – prosegue Longo – per evitare di arrivare sotto data e quindi creare spiacevoli inconvenienti per gli acquirenti in caso di un’eventuale cancellazione definitiva del volo. Giovedì comunque renderemo nota la nostra decisione”.


Aeroporto, Olbia e Roma Fiumicino da Perugia con AliBlue Malta


Al momento dunque non è chiaro se il volo Perugia-Roma Fiumicino si farà: aeroporto e AliBlue Malta preferiscono parlare di situazione ancora in stand by, da chiarire entro giovedì. Intanto però le prenotazioni sono sospese, e dell’aeroporto perugino si torna a parlare per l’ennesimo volo cancellato. Il consigliere regionale ClaudioRicci presenta una mozione e un’interrogazione a risposta immediata, proponendo di “rimodulare il piano industriale di sviluppo aeroportuale (periodo 2018-2020), in correlazione con la SASE (società di gestione dell’Aeroporto a cui spetta il compito di approvare lo specifico atto di gestione), attraverso un adeguato approfondimento nella competente II Commissione Consiliare, e con l’obiettivo di ampliare le linee aeree stabili annuali (sviluppando accordi con compagnie aeree low cost solide e dotate di incisiva penetrazione commerciale nel mercato, anche per “basare” 1/2 aeromobili, all’aeroporto, con stazionamento e servizi di gestione), auspicando anche un incremento alla Sase fino a 3 milioni € all’anno nonché esplorare la possibilità di utilizzare, per lo sviluppo di nuove linee aeree in chiave di valorizzazione e marketing economico turistico dell’Umbria, risorse fra quelle ‘strutturali’ destinate dall’Unione Europea all’Umbria”.

Peccato che il problema dell’aeroporto non siano tanto i fondi, quanto quello di essere molto attrattiva all’estero (il traffico dell’aeroporto in tal senso pesa circa per l’80%) ma poco propensa a volare dall’Umbria altrove (intorno al 20%).