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IL PDL FOLIGNO APRE LO SCONTRO SULLA VICENDA DELLE CENTRALI A BIOMASSE DI SPOLETO

Si alza il livello della critica, quasi ormai uno scontro, da parte del Pdl-Foligno sulla vicenda delle centrali a biomasse di Madonna di Lugo a Spoleto. Il consigliere comunale Pdl, Francesco Maria Mancia, presenta una interrogazione urgente sul tema alla quale verrà data risposta nel prossimo consiglio comunale del 14 giugno.

“A Foligno si sta mobilitando l'opinione pubblica per avere delucidazioni e tranquillità -afferma il consigliere Mancia, ed aggiunge- anche il consigliere comunale di maggioranza del PSI di Spoleto, Paolo Piccioni ha ammesso che l'amministrazione comunale non è stata corretta nei confronti dei cittadini non avendo provveduto ad una trasparente e tempestiva informazione e che su questo tema non c'è l'appoggio dei socialisti nei confronti della giunta”.

Una affermazione, che se confermata, svela un retroscena nei rapporti di maggioranza a Spoleto sin'ora inedita.

“Mi aspetto risposte ufficiali, in attesa delle verifiche al tavolo tecnico previsto a Spoleto -prosegue e conclude il consigliere Francesco Maria Mancia- confermando la preoccupazione per un raggio di azione delle emissioni di almeno 40 – 60 km, ritenendo pericolosa la situazione anche per Foligno. E' difficile immaginare che si possa contenere il vento nei confini del proprio comune, come è difficile immaginare di contenere le polveri sottili e le nano particelle che verranno prodotte dalla combustione dell'olio dei 3 impianti a biomasse e che si andranno ad immettere nell'atmosfera della nostra vallata. Queste sostanze si trasporteranno anche nei comuni che hanno respinto tale tipo di approvvigionamento energetico e si depositeranno, stante la loro
struttura micron, negli alveoli polmonari o sulle coltivazioni con danni irreparabili.”

Ecco il testo integrale dell'interrogazione:

” Interrogazione urgente al Signor Sindaco del Comune di Foligno

Oggetto : pericoli per Foligno dai 3 impianti a biomasse di Spoleto.
PREMESSO CHE
è in corso da parte dell’amministrazione comunale di Spoleto l’iter per la realizzazione di una centrale a biomasse con 3 impianti alimentati ad olio vegetale con un impatto da verificare su di un area con un raggio di almeno 40 km. ,comprensivo di 21 comuni e 220.000 abitanti,territorio come il nostro di alto pregio naturalistico,turistico ed agricolo
CONSIDERATO CHE
stante il diritto alla tutela della salute ed all’informazione non pervenuta, la cittadinanza di Madonna di Lugo maggiormente interessata alla realizzazione degli impianti sta attivando ogni serie di iniziative per evitare tale installazione ritenuta pericolosa, così che l’Amministrazione comunale di Spoleto il 10.5 u.s. ha ritenuto di bloccare per 40 gg. ,nominando una commissione di controllo per valutare ogni aspetto anche relativamente all’impatto ambientale derivante dall’uso di un combustibile addirittura proveniente dall’estero e quindi poco controllabile e vista la mancata consultazione preventiva della popolazione
TENUTO CONTO CHE
dal punto di vista normativo occorre verificare come sia compatibile l’appartenenza allo stesso nucleo familiare delle tre ditte per cui è da considerarsi un unico impianto da 2.985 kw in contrasto con quanto fissato a pag.60 del Piano Energetico Regionale dove si recita”in ogni caso,date le caratteristiche della regione,risulta auspicabile un utilizzo in impianti di piccola scala” e come mai il comune di Spleto non ha sottoposto gli impianti alla V.I.A. Valutazione di Impatto Ambientale ;questi sorgeranno a ridosso –100 mt. – di immobili di civile abitazione,in contrasto col suddetto Piano Energetico Regionale quando dice”questi interventi saranno sostenuti dalla regione per la duplice valenza che essi determinano in aree rurali montane e marginali (quali non sono)dal punto di vista del rispetto ambientale e della creazione di nuovi posti di lavoro ( elemento escluso per ora dai titolari delle aziende)
VISTO CHE
alla luce delle dichiarazioni di uno studioso come l’oncologo prof.Serravetta,presidente della Lega Italiana della lotta contro i tumori,rilasciate durante un’affollatissima assemblea a Spoleto,il quale ha testimoniato le esperienze della sua regione di provenienza,La Puglia,dove analoghe iniziative sono state bloccate,stante l’incompatibilità con la vocazione agricola,turistica,olearia della regione,similmente alla nostra Umbria
RITENUTO CHE
occorre dare una risposta ai residenti, che si apprestano a subire gli effetti dannosi per la salute e l’ambiente delle polveri sottili e delle nano particelle che si possono propagare su di un raggio di azione di almeno 40 km e che appare urgente intervenire sulla vicina Amministrazione di Spoleto,considerato anche i rapporti di recente intercorsi su vari argomenti,da ultimo la fusione delle Casse di Risparmio,con l’auspicio che stavolta si possa operare positivamente prima che i buoi escano dalle stalle

CHIEDE DI SAPERE DA QUESTA AMMINISTRAZIONE

di avere informazioni sulla sussistenza di tali fatti,coinvolgendo quindi i cittadini tutti, e quali sono gli intendimenti urgenti con i quali si prefigge di operare in merito a questo problema di salute e sicurezza anche per i Folignati.