Categorie: Economia & Lavoro Foligno

IL PDL DI TREVI CRITICA L'AMMINISTRAZIONE SUGLI ENORMI PROBLEMI DELL'AREA

” L'amministrazione comunale di Trevi non è in grado di dare soluzioni ai tanti problemi che gli imprenditori della zona industriale TREVI 2000 registrano. Viabilità precaria; segnaletica verticale scarsa e quella orizzontale completamente assente; neanche l'ombra di verde pubblico e le pochissime aiuole sono curate dagli imprenditori stessi; le fognature sono insufficienti ed alle prime gocce si verificano allagamenti; rampe d'accesso a capannoni che impediscono l'ingresso ad altri capannoni, con conseguenti strascichi giudiziari nei confronti del comune che rischia di pagare molti soldi per il danno causato; muri di sostegno che non sono in grado di tenere i pesi a cui sono sottoposti e prima o poi crolleranno sotto il passaggio di qualche mezzo pesante; infine, come ultimo esempio di approssimazione amministrativa, non c'è un impianto idrico antincendio, presupposto previsto per legge in ogni zona industriale, ma a Trevi succedono cose da terzo mondo. In realtà un impianto antincendio esiste ed esistono gli idranti, ma la portata e la pressione dell'acqua sono insufficienti tanto che i vigili del fuoco non hanno rilasciato le certificazioni e le omologazioni necessarie. Questo significa che la zona industriale TREVI 2000, di recente costituzione, è senza impianto antincendio, con evidenti gravissime ricadute sotto il profilo della sicurezza degli operatori che vi lavorano. Il problema è apparso in tutta la sua gravità qualche giorno fa , quando si è scatenato un incendio in un capannone e non si è potuto intervenire proprio per la mancanza dell'impianto, tanto che i danni sono stati ingenti. Sono anni che gli imprenditori chiedono di risolvere questo problema: unica proposta venuta dall'amministrazione quella di rifare un impianto antincendio ex-novo per il 25% a carico del comune e della VUS, per il 75% a carico degli imprenditori. Una proposta inaccettabile: le imprese dovrebbero pagare per una cosa che spetta loro di diritto, che è già stata fatta con i soldi pubblici, ma è stata fatta male e quindi deve essere rifatta. Gli imprenditori hanno pagato per una zona urbanizzata e lottizzata, pagano le tasse comunali, investono, rischiano il proprio capitale, ma soprattutto danno lavoro a tante persone, soprattutto in un momento di crisi come questo. Le aziende vorrebbero che il comune risolvesse i loro problemi, non che ne crei di nuovi; chiedono che i servizi forniti siano di qualità visto che sono pagati profumatamente; pretendono, giustamente, che i fondi pubblici siano spesi con attenzione ed oculatezza e che, chi si rende autore di errori così marchiani come quello di sbagliare pressione e portata della rete idrica antincendio, si assuma le proprie responsabilità”

Mirko Menicacci AN-PDL Trevi.