(Aggiornamento video)
– Papa Benedetto XVI – Stazione di Assisi, Il saluto alle cariche politiche e religiose
– Arrivo di Papa Benedetto XVI alla Basilica di Santa Maria degli Angeli
(Aggiornamento h 12,39)– La religione e la mancanza di fede, e il loro rapporto con violenza, guerra e terrorismo, sono stati i cardini su cui si è mosso il discorso odierno del Papa, di fronte a tantissimi leader ed esponenti delle religioni di tutto il mondo.
La riunione e il confronto tra religioni del mondo diventa, nel discorso del Papa, occasione per interrogarsi sul ruolo della religione, anche in considerazione alle moderne forme di terrorismo, che trovano nella religione “giustificazione” ad una violenza che non conosce limiti: “Sappiamo che spesso il terrorismo è motivato religiosamente e che proprio il carattere religioso degli attacchi serve come giustificazione per la crudeltà spietata, che crede di poter accantonare le regole del diritto a motivo del bene perseguito”.
Secondo Benedetto XVI, come nel 1986, anche oggi l'incontro nella città francescana deve servire a fare chiarezza nel vero ruolo del messaggio religioso: “Questa non è la vera natura della religione”, ha detto il Papa, secondo cui “come cristiano, vorrei dire a questo punto: si, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura”.
“I nemici della religione vedono in essa una fonte primaria di violenza nella storia dell'umanità e pretendono quindi la scomparsa della religione”, ha detto Benedetto XVI. “Ma il 'no' a Dio ha prodotto crudeltà e una violenza senza misura, che è stata possibile solo perché l'uomo non riconosceva più alcuna norma e alcun giudice a di sopra di sé, ma prendeva come norma soltanto se stesso”.
Secondo il Pontefice, l'assenza di Dio è anche motivo di “decadenza dell'uomo”, fonte di violenza quotidiana, di “brama sfrenata” scambiata per ricerca della felicità. “La violenza -ha detto Benedetto XVI- diventa una cosa normale e minaccia di distruggere in alcune parti del mondo la nostra gioventù. Poiché la violenza diventa cosa normale, la pace è distrutta e in questa mancanza di pace, l'uomo distrugge sé stesso”.
Con l'intervento del Papa si è conclusa la prima fase della giornata ad Assisi, intitolata “Pellegrini della Verità”. Dopo il discorso, il Pontefice si è ritirato nel convento della Porziuncola insieme ai vari delegati, dove alle 13 si terrà il pranzo nel refettorio. Nel pomeriggio si terrà invece un incontro conclusivo, di fronte alla Basilica di San Francesco, ad Assisi.
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(Aggiornamento h 12,23)– “Sono passati 25 anni da quando il beato Papa Giovanni Paolo II invitò per la prima volta rappresentanti delle religioni del mondo ad Assisi per una preghiera per la pace”, ha detto il Papa Benedetto XVI, di fronte ai leader di tantissime religioni del mondo e a centinaia di fedeli raccolti intorno alla Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, che hanno calorosamente accolto il pontefice. “Che cosa è avvenuto da allora? A che punto è oggi la causa della pace?”, ha detto il Papa all'inizio del suo intervento, per confrontare l'attuale contesto con quello del primo incontro ad Assisi, voluto da Papa Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986. “Non possiamo dire che da allora la situazione sia caratterizzata da libertà e pace. (…) Il mondo è pieno di discordia”, ha detto.
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(Aggiornamento h 12,18)– Dopo il leader induista, ha preso la parola per un messaggio di saluto Mohammed Salim Al'Awa, segretario generale dell'Unione internazionale degli studiosi musulmani.
L'intervento dell'esponente islamico ha portato il saluto della delegazione islamica al summit religioso di Assisi. Sebbene siano presenti nella città di San Francesco circa 50 delegati provenienti da varie parti del mondo, compresi Egitto, Algeria, Iran, Turchia e Arabia Saudita, ci sono alcune assenze importanti, dovuti forse anche al particolare periodo politico attraversato da alcuni paesi di carattere islamico. Nei giorni scorsi ha fatto parlare, in particolare, l'assenza dell'università Al Azhar, centro teologico sunnita di primaria importanza, che ha rifiutato l'invito del Papa a partecipare al summit di Assisi.
A breve sarà la volta dell'intervento di Papa Benedetto XVI.
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(Aggiornamento h 12,00)– Continuano con rapido alternarsi gli interventi dei leader religiosi in una gremita basilica Papale di Santa Maria degli Angeli dove, 25 anni dopo il primo incontro convocato da Giovanni Paolo II.
“L'induismo è un pellegrinaggio dall'ignoranza alla verità”, ha detto nel suo intervento una delle cinque personalità Indù, spiegando come, nella visione induista del mondo, la ricerca della pace passi dalla ricerca della verità. “25 anni fa Papa Giovanni Paolo II ci fece iniziare il pellegrinaggio su questo viaggio. Ora dobbiamo capire perché non siamo arrivati con il nostro cammino dove lui voleva essere”, ha detto il delegato di una delle religioni più praticate al mondo, con circa un miliardo di fedeli. “La pace non può essere mai raggiunta con mezzi violenti: da Krishna ai Guna, da Gandhi a Martin Luther King, tutti hanno scelto la via della non violenza per perseguire la pace (…), la non violenza e la non cooperazione”.
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(aggiornamento h 11,13)– E' iniziato l'incontro e il dialogo tra i leader religiosi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Delegati di tantissime confessioni del mondo si sono seduti di fronte all'altare della basilica, dove hanno preso a susseguirsi gli interventi sul tema della pace e del ruolo del dialogo interreligioso.
“Ancora oggi, 25 anni dopo il primo incontro convocato dal beato Giovanni Paolo II, dieci anni dopo i drammatici eventi dell'11 settembre e nel momento in cui le primavere arabe non hanno messo fine ai tumulti, il discorso tra le religioni continua la sua opera di pacificazione”, ha detto nel primo intervento Bartolomeo I, partiarca Ecumenico di Costantinopoli, seduto a fianco del Papa. Il patriarca ha anche richiamato l'attenzione sull'urgenza di difendere la cristianità, spesso in pericolo in molte regioni del mondo.
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(aggiornamento h 10,26)- Al passaggio del treno papale alla stazione di Foligno, intorno alle 9,25, erano presenti il Sindaco, Nando Mismetti, il Vescovo, Mons. Gualtiero Sigismondi, Mons. Giuseppe Chiaretti, il Consigliere regionale Luca Barberini e il Presidente del consiglio comunale, Sergio Gentili. Anche a Foligno tripudio di bandierine e folla di bambini per un saluto al Santo Padre. Nel frattempo Papa Bendetto XVI è arrivato alla Basilica di Santa Maria degli Angeli dove ad attenderlo ci sono il Cardinale Tarcisio Bertone e Padre Piemontese custode del Sacro Convento.
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(aggiornamento h 10,11)- Stanno arrivando alla spicciolata ad Assisi, anche tutte le delegazioni invitate all'incontro di preghiera. Presente alla Stazione di Spoleto per il saluto al pontefice anche il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti.
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(aggiornamento h 9,57)- Il treno che conduce Papa Bendetto XVI ad Assisi è arrivato puntuale alle 9,45 in stazione, dove ad attendere il pontefice c'era il Sottosegretario Gianni Letta, il Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino e la Governatrice dell'Umbria, Catiuscia Marini, il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il prefetto Francesco Laudanna e il sindaco Claudio Ricci,. Alle stazioni di Terni e Spoleto molti i bambini con fazzoletti e bandierine che hanno salutato il passaggio del convoglio.
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(aggiornamento h 9,42)– Alle 9,25 circa il convoglio con il Santo Padre è transitato rallentando, presso la Stazione di Spoleto, dove era presente il Sindaco Daniele Benedetti ed il Presidente del Consiglio comunale Patrizia Cristofori. Molte le persone in attesa per un saluto alla stazione di Spoleto e Terni.
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E' partito puntuale alle 8,00 di questa mattina il treno che dalla stazione vaticana porterà Papa Bendetto XVI ad Assisi per l'atteso incontro di preghiera tra i principali rappresentanti delle confessioni religiose del mondo. Sono circa 300 i leader che hanno aderito all'invito per la giornata di Assisi. Le tappe del viaggio prevedono il passaggio del convoglio alle stazioni di Terni, Spoleto, Foligno ed infine Assisi dove l'arrivo è previsto per le 9, 45.
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