Tanto tuonò che piovve: ed ecco che, alla fine, il Paiper Festival dice addio alla natia Foligno e comincia a preparare i bagagli, pronto per trasferirsi in altre città dell’Umbria. Ma dove andranno a finire ‘i figli delle stelle’? Una cosa è certa, via dal ‘centro del mondo’.
In questa fase si può solo ipotizzare che il trasferimento sia soltanto di qualche chilometro, con un forte richiamo delle sirene montefalchesi. Pare infatti che dalla città del Sagrantino siano arrivate proposte allettanti, con l’amministrazione comunale in prima linea per garantire le migliori condizioni possibili agli organizzatori. Ma sino ad ora siamo soltanto nel campo delle ipotesi.
Quello che è certo, per l’appunto, sarà l’addio a Foligno: un addio senza rancore, verrebbe da dire all’insegna del ‘c’eravamo tanto amati’ ma per amarsi bisogna essere in due… “Lasciamo la nostra città senza guerre mediatiche ed azioni legali. Non abbiamo ovviamente nulla nei confronti dei folignati e del popolo che si ha sempre sostenuto, ma purtroppo sembra che a Foligno i nostri sforzi non abbiano incontrato la disponibilità necessaria. A nulla è servito portare eventi culturali, artistici e musicali di grande spessore – si sfoga il patron Carlo Delicati – così come l’idea di portare una manifestazione che non si incentrasse su bere e mangiare senza sottrarre risorse alle attività di ristorazione del centro storico”.
Il dado è tratto. “Siamo convinti che il nostro Comune abbia negato al proprio territorio una grande opportunità, sia dal punto di vista economico che come vetrina mediatica”. E già si guarda avanti: “altri comuni si sono già offerti di ospitare il Paiper Festival, dopotutto – chiosa Delicati – noi siamo figli delle stelle e i nostri sorrisi continueranno a brillare di luce propria”.
I nomi delle città? Per ora restano top secret. Ma non ci si dovrebbe allontanare molto dalle realtà confinanti…
[Nella foto un momento della presentazione in comune dell’edizione 2017]