Nel giorno in cui il PalaEvangelisti diventa Pala Barton, la città di Perugia riscopre la figura dell’artista, campione di ciclismo, combattente garibaldino ed esule antifascista a cui il palazzetto dello sport di Pian di Massiano, la “tana” dei Block Devils campioni d’Italia di volley, è intitolato. E’ (e non “era”), perché, come ha spiegato il sindaco Romizi, il nome acquisito con la sponsorizzazione del gruppo perugino non cancella l’intitolazione ufficiale, “giuridica e perenne” a Giuseppe Evangelisti.
E per placare le polemiche (tutto sommato, comunque pacate) di chi ha gridato alla “svendita” di valori perugini per denaro, Mauro e Silvano Bartolini, titolari del Gruppo Barton, contestualmente al restyling del palazzetto, hanno anche voluto dare la giusta evidenza ad Evangelisti.
Nell’area dell’ingresso atleti è stato posizionato un busto che lo ricorda, come una grande targa posta all’interno dell’impianto, nel punto da cui i giocatori hanno accesso al campo.
Inoltre, sono stati presi contatti con gli eredi della famiglia Evangelisti, ormai non più a Perugia, per poter effettuare il restauro della tomba del patriota perugino, situata nel cimitero monumentale. Sempre che ci sia, oltre a quello della famiglia, l’assenso della Soprintendenza.
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Quanto alla funzionalità dell’impianto, su cui campeggia la scritta PalaBarton guarnita di stelle “per sognare”, è stata migliorata la segnaletica all’esterno e all’interno e sono stati adeguati alcune aree, tra cui la sala stampa.
Un progetto, quello del PalaBarton, che si unisce alla struttura in via di ultimazione, a cura del Gruppo perugino, per ampliare l’offerta nella cittadella dello sport di Pian di Massiano.
“Il mecenatismo effettuato attraverso l’art bonus e le sponsorizzazioni – ha commentato soddisfatto il sindaco Romizi – dimostra come i perugini rispondano bene quando c’è da aiutare la nostra città”.