Città di Castello e Gibellina più vicine nel nome di Alberto Burri dopo l’incontro avuto a Roma con il ministro dei Beni culturali Massimo Bray.
“Abbiamo rappresentato i nostri progetti in vista del centenario della nascita del maestro” spiega il sindaco tifernate Luciano Bacchetta. “La legge sugli eventi in occasione dell’illustre ricorrenza, presentata dal deputato Walter Verini, ha terminato l’iter in commissione e arriverà presto all’esame delle Camere. Il ministro ha accolto positivamente questa iniziativa, annunciando il sostegno del ministero e la sua presenza a Città di Castello per l’inaugurazione della mostra, in autunno, dedicata a Piero della Francesca e Alberto Burri. In quella circostanza visiterà i musei e, nelle intenzioni, ufficializzerà i sei nomi di spettanza governativa che la legge prevede nel Comitato delle celebrazione, nel quale figurano anche un rappresentante della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del comune tifernate e della Fondazione Burri”. Contestualmente il sindaco di Gibellina Rosario Fontana ha invitato Bray alla cerimonia di inizio lavori per il completamento ed il restauro del Cretto, prevista entro la fine dell’anno, “un’opera unica la mondo, la più grande della cosidetta land art, intorno a cui vogliamo costituire una fondazione per promuovere il patrimonio artistico della città, composto da quasi seicento donazioni di famosi esponenti delle arti figurative (dalle macchine di scena di Arnaldo Pomodoro a Schifano), chiamati a suo tempo dall’allora sindaco Ludovico Corrao per la rinascita morale e materiale del paese, distrutto dal terremoto del Belice nel 1968. Il progetto incentrato sul cretto si sviluppa in tre strutture museali, nella quali convoglieremo una serie di attività sulla falsa riga di quanto sta provando a fare il Maxxi di Roma”.
“Saremo lieti di accompagnare il percorso che stanno compiendo Città di Castello e Gibellina” ha dichiarato il ministro Massimo Bray al termine dell’incontro “perché riconosciamo in Alberto Burri un grandissimo interprete dell’arte contemporanea, la cui esperienza artistica sulla materia ha margini di divulgazione e promozione significativi sia per i territori che la ospitano sia per il paese. Gibellina e Città di Castello accolgono una ricchezza inestimabile in termini culturali che può raggiungere un pubblico molto più vasto dell’attuale, se supportata da eventi di livello”.
“Un giudizio molto positivo” è quello che danno i sindaci Bacchetta e Fontana della trasferta a Roma “dalla quale torniamo con conferme importanti ai nostri progetti comuni e alle prospettive con cui le due città stanno portando a compimento la propria vocazione nell’ambito dell’arte contemporanea. Il centro di arte contemporanea di Palazzo Vitelli a Città di Castello, nodo di un circuito umbro tematico, e il museo en plen air nella sede-scultura di Pietro Consagra a Gibellina. È il primo passo ma per il carico di prospettive che offre, appare un passo molto importante nella direzione giusta”.
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