Il Ministero per i Beni culturali di Dario Franceschini ha finalmente scelto le dieci città che si contenderanno il titolo di città Capitale italiana della cultura nel bienni 2016 e 2017 e immediate arrivano le reazioni entusiaste dalle due città umbre di Spoleto e Terni che sono entrate, con i loro progetti, nella short list dei magnifici 10
Qui Spoleto – “Ho ricevuto la notizia poco fa dal direttore Giorgio Mulè, che da quache tempo ha acquistato una casa qui a Spoleto e chi ci segue con particolare affetto – dice il primo cittadino -, ovviamente sono molto contento di questo risultato che premia lo sforzo di tutti coloro che vi hanno collaborato mettendo insieme una progettualità che non si era mai vista prima e che ci è stata invidiata da molte città concorrenti. Il mio grazie quindi alla macchina comunale, agli stessi cittadini che hanno mandato le loro idee e progetti o che anche si sono messi a disposizione con le proprie competenze. Certo non ci illudiamo, ora viene la parte più difficile ma sono convinto che sapremo dimostrare quanta bellezza c’è qui a Spoleto, quante occasioni di arte e cultura offre questo territorio diventato famoso grazie sì al Festival ma anche perché un vero e proprio gioiello unico al mondo”.
Qui Terni – impegnato il sindaco Di Girolamo è la vice sindaco Francesca Malafoglia a commentare a caldo la buona notizia. “E’ una grande soddisfazione – dice la n. 2 di palazzo Spada – stiamo lavorando in maniera significativa per il rilancio culturale e artistico della città. La nuova giunta ha adottato un nuovo metodo di lavoro e su questo fronte l’assessore Armillei ha lavorato tantissimo sulla sana competizione tra i tanti soggetti impegnati sul nostro comprensorio. Abbiamo tante potenzialità e il sindaco Di Girolamo è stato chiaro nel fare il possibile affinché queste vengano espresse e valorizzate per il bene di Terni e della sua stessa economia”.
Le rivali – le altre magnifiche 8 che accedono alla finalissima sono, da Nord a Sud: Aquileia (Friuli Venezia Giulia) Como e Mantova (Lombardia) Parma (Emilia Romagna), Pisa e Pistoia (Toscana), le 2 città umbre di Spoleto e Terni, Ercolano (Campania) e Taranto (Puglia).
Chi esce – out quindi 14 città italiane ad avere presentato la candidatura il 30 aprile scorso, tra le quali altri 3 territori umbri Todi-Orvieto che avevano elaborato insieme un progetto per alcuni aspetti simile all’asse Assisi-Perugia pensato per la candidatura a Capitale Europea, e Foligno.
Ed ora? – è emozionata l’architetto Antonella Quondam, dirigente alla cultura del comune di Spoleto. Trattiene a stento le lacrime perché la nomination in qualche modo la ripaga dell’immenso lavoro espletato negli scorsi mesi. “Sapevo che il ministro Franceschini avrebbe dato l’annuncio domani – commenta al telefono con Tuttoggi – invece è arrivata questa splendida notizia che in qualche modo scaccia la tensione e ci impone di metterci subito al lavoro”. A lei chiediamo quale sarà la prossima fase di lavoro. Stessi step a cui si dovrà sottoporre anche il comune di Terni. “Ora abbiamo poco più di due mesi per presentare al Mibact il progetto esecutivo – dice l’architetto Quondam – sotto il profilo organizzativo, tecnico ma anche economico-finanziario. Ma soprattutto ogni città finalista dovrà dimostrare di avere una enorme capacità di ‘reazione’ perché va considerato che la comunicazione della vincitrice per il 2016 arriverà solo a fine ottobre, poco più di un mese dopo quella di Capitale del 2017. In pratica la prima ad essere selezionata avrà appena 2 mesi per partire con la realizzazione”
Capitale italiana della Cultura, Spoleto e Terni passano il turno