Gli agenti sono intervenuti per la chiamata di un uomo spaventato che dichiarava di essere stato minacciato e invece si sono ritrovati davanti un ladro.
E’ stato lui stesso a confessare dopo che agli agenti della questura qualcosa non tornava nel racconto del ragazzo. Così hanno scoperto che le minacce non erano altro che gli avvertimenti di un padrone di casa derubato che reclamava indietro la refurtiva. Il “ladro minacciato” non ha mancato di fornire altri particolari: ha infatti spiegato che il bottino era stato di tutto rispetto: un anello prezioso e altri monili in oro, per un valore complessivo superiore ai 5.000 euro.
Inoltre ha detto che il derubato, il quale dapprincipio aveva presentato denuncia contro ignoti, proprio ieri ha scoperto chi fossero i responsabili grazie a un suo vicino. Quest’ultimo infatti, la notte in cui era stato commesso il furto, era stato svegliato dai rumori dei ladri in fuga e li aveva subito riconosciuti, in quanto si tratta di due ragazzi che vivono nello stesso quartiere. Così, appresa la loro identità, ha rintracciato il venticinquenne e gli ha intimato a brutto muso di restituirgli il maltolto.
Il ragazzo, spaventatissimo, gli ha permesso di rientrare in possesso di parte della refurtiva, ma ha aggiunto che il grosso del bottino è nelle mani dell’altro ladro, il quale da molti giorni è irreperibile. Il derubato, comprensibilmente insoddisfatto, gli ha ordinato di recuperare subito tutti i gioielli, altrimenti avrebbe subito pesanti conseguenze.
Così il ladro impaurito ha chiamato la Polizia. Gli uomini della Volante, esterrefatti, hanno ben presto capito di non aver certo a che fare con una persona bisognosa d’aiuto; il venticinquenne è stato pertanto denunciato per furto in abitazione. Gli agenti, inoltre, hanno indagato per il medesimo reato il secondo ladro, del quale si sono fatti rivelare le generalità, e si sono messi sulle sue tracce. In questo modo, si spera di poter restituire l’intera refurtiva al legittimo proprietario.