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Il laboratorio d’informatica della Pianciani aperto alle eccellenze dell’Istituto

Grande affluenza di ragazzi durante le attività pomeridiane di Coding alla Secondaria di primo grado Pianciani dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2. Martedì 26 aprile è terminato il laboratorio di approfondimento sul pensiero computazionale con grande soddisfazione della professoressa Zinghinì che l’ha gestito. Il corso di venti ore ha offerto all’insegnante l’opportunità di presentare ai ragazzi, in modo sintetico, i concetti fondamentali dell’informatica e della programmazione. L’attività ha coinvolto trenta ragazzi, tra alunni delle classi I delle tre sedi della Secondaria di primo grado Pianciani- Manzoni e delle V della primaria Sordini, che durante l’Hour of Code di dicembre si erano distinti nello svolgimento del percorso introduttivo al pensiero computazionale. Nonostante il numero elevato di adesioni l’attività si è svolta – come afferma l’insegnante – con la massima partecipazione, attenzione e serietà da parte di tutti gli alunni che, per le competenze dimostrate nel corso del laboratorio, sono stati coinvolti nella partecipazione al concorso nazionale Codi-Amo per la creazione di un’applicazione per un gioco. Il lato scientifico-culturale dell’informatica, definito appunto pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un ambiente di gioco. Quest’aspetto fondamentale ha spinto la dirigente scolastica Manuela Dominici, ad avviare anche quest’anno “Hour of Code”, individuando in alcuni traguardi cognitivi, relativi alla Computer Science, un irrinunciabile patrimonio culturale per la cittadinanza del terzo millennio. La scommessa è che avvicinando i bambini piccoli ai concetti base e alle strategie cognitive relative all’informatica, si favorisca uno sviluppo logico-cognitivo che possa avere degli effetti positivi in futuro, sia l’individuo si occupi proprio d’informatica o di tutt’altro.