di Francesco Bartoli (*)
Vi scrivo queste brevi considerazioni a titolo personale come cittadino e commerciante di Terni , non nella veste di Presidente della Fipe-Confcommercio e questo per stimolare un dibattito anche in seno alla associazione a cui appartengo , e da cui mi aspetto delle risposte , al pari delle altre associazioni di categoria (CONFARTIGIANATO – CONFESERCENTI – CNA- COLDIRETTI- ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI ) oltre naturalmente alle istituzioni politiche e amministrative della Città. Negli ultimi giorni si è avviato un dibattito sui principali organi di stampa sul fenomeno delle multe elevate dai nuovi autovelox , fenomeno da molti indicato come una vera tassa occulta.
Gli autovelox – Nessun amministratore può trincerarsi dietro le parole prevenzione e sicurezza per giustificare il danno economico di proporzioni enormi patito dagli automobilisti ternani . La mole delle sanzioni a quanto emerge è talmente elevata che in media un cittadino su due sarebbe multato almeno una volta all'anno , in pratica togliendo anziani , bambini e chi non ha la patente , tutti i cittadini ternani sarebbero sanzionati almeno una volta all'anno. E questa non è una tassa occulta ? Sarebbe interessante vedere anche, di tutte le multe elevate, quante sono state fatte a 52 km orari , limite veramente risibile rispetto alle prestazioni delle macchine moderne , e praticamente impossibile da rispettare nelle vie cittadine a grande scorrimento , soprattutto da chi per lavoro è costretto a spostarsi di continuo in città e quindi più soggetto a sanzioni di questo tipo. Occorre dire basta a questa vessazione , basta a nuovi autovelox ed è necessario regolare in altro modo quelli esistenti . In base a quanto asserisce l'assessore Bencivenga se i nuovi autovelox sono stati pensati per scoraggiare principalmente l'alta velocità notturna allora attiviamoli solo dopo le ore 20.00 e con dei lampeggianti luminosi che ne segnalano la presenza a partire almeno 200 metri prima. Purtroppo la realtà è questa , tutta la politica fatta dall'amministrazione comunale sulla viabilità , tende ad aumentare esponenzialmente gli incassi derivanti dagli autovelox disseminati ad arte in punti poco visibili , oppure attivando sempre nuovi varchi per la Ztl , con un costo aggiuntivo per chi lavora in centro dovuto al pagamento dei permessi , il tutto per coprire le spese di un bilancio comunale fatto solo per alimentare clientelismi , conservare poltrone e incarichi ben remunerati.
Il centro storico – Il risultato è questo , un centro storico da tutti definito come il più grande centro commerciale naturale del centro Italia , è ridotto ad una sorta di campo di concentramento , blindato da paletti di acciaio disseminati in ogni dove, pilomat a guardia di piazze desolate senza una panchina nè una fioriera , in cui sono attivi varchi elettronici 24h su 24h (forse l'unica città in Italia) , totale assenza di parcheggi sufficienti ad incentivare un'afflusso pedonale alternativo , con la conseguenza che i consumatori preferiscono andare nei centri commerciali posti a ridosso dell'area ZTL , facilmente raggiungibili e con comodi parcheggi. La crisi che ha generato questo sistema è ormai arrivata a soglie preoccupanti e forse irreversibili.
Il McDonald's – La notizia della probabile chiusura del punto vendita di McDonald's in corso Tacito è la dimostrazione di questo fallimento.
Un marchio importante affermato in ogni angolo del mondo, un format di successo che coniuga qualità a prezzi contenuti , è costretto a trasferirsi fuori dalla ZTL , per avere una giusta economicità del suo punto vendita e soprattutto per essere finalmente raggiungibile da chi non vuole rischiare una multa per prendere un hamburger. Ma per quale motivo dopo le 18.00 non è possibile aprire i varchi della ZTL e dare una maggiore accessibilità al centro ? Perché il Comune ed in particolare l'assessore Bencivenga si ostina a fare una guerra senza limiti ai piccoli commercianti del Centro ? Se non ci sarà un cambiamento radicale dopo Mc Donald's saranno molti altri a chiudere e nessun centro commerciale riuscirà a riassorbire i posti di lavoro che andranno persi.
Questa situazione si affianca alla totale assenza di politiche di marketing per il centro storico , un programma di marketing urbano sempre annunciato ma mai attivato , un tavolo di coordinamento per sviluppare grandi eventi ( Vedi Notte Bianca ) richiesto da oltre un anno da tutte le associazioni di Categoria e mai convocato , tavolo tecnico che avrebbe il compito di coordinare e riunire le varie forze e risorse economiche sia pubbliche che private selezionando gli eventi , degni di questo nome , da sviluppare con un programma bel delineato e con dei tempi minimi per promuovere fuori dai confini cittadini gli eventi stessi. Invece l'amministrazione Comunale continua nell'arco dell'anno a distribuire a pioggia migliaia di euro per iniziative nate solo per accontentare “il circuito degli organizzatori amici “. In questo modo non si fa il bene della città : è arrivato il momento di invertire il modo di prendere decisioni . A mio parere poche persone senza alcun consenso popolare stanno decidendo il futuro di questa città , e a me sembra che le scelte effettuate non assicurino un futuro roseo.
(*) Presidente Fipe-Confcommercio