Dopo l’apertura del pozzo all’interno del Castello di Sant’Eraclio durante le fasi della ripavimentazione dell’area, la squadra sub del Gruppo Volontari Protezione Civile “Città di Foligno”, composta da subacquei istruttori dell’associazione Nautilus, avendo ricevuto le autorizzazioni necessarie da parte del Comune di Foligno, ha provveduto ad effettuare una prima ricognizione con una telecamera all’interno del manufatto. Successivamente, dopo attenta preparazione tecnica, quattro volontari speleo sub si sono immersi all’interno del pozzo per filmare e fotografare da vicino la struttura interna e verificare le sue condizioni.
All’apparenza, l’acqua limpida ha impressionato i sub, convinti di doversi immergere in acque invece ferme e oscure.
La struttura conica, circa 6 metri di aria e 11,50 metri di acqua, parte da un’apertura intorno ai 2,70 metri per restringersi sul fondo, dove si nota, molto chiaramente, l’esistenza di quattro volte per un’altezza di circa due metri dal fondo.
Sul fondo la presenza di circa 2/3 metri di materiale che, da una prima visione, sembrerebbero essere mattoni relativi alla volta di copertura del manufatto scivolati all’interno durante le varie fasi del ritrovamento.
Quale sarà il suo futuro?
“Chiaramente non dipende da noi – afferma il presidente Luigi Montenovo –, ma, se con questa attività siamo riusciti a destare l’interesse e la curiosità su questa scoperta, siamo a disposizione per un eventuale recupero di questo materiale e, quindi, verificare se sul fondo siano presenti reperti storici interessanti”.