Categorie: Cronaca Foligno

Il gruppo “Fonte di Borgo” ha vinto la 52° edizione delle Infiorate di Spello

Dopo due vittorie consecutive, il gruppo “Filippo Petrucci” quest’anno ha ceduto l’ambito “Trofeo Properzio” al gruppo “Fonte di Borgo” vincitore del 52° concorso delle Infiorate di Spello.La vittoria è stata assegnata per la seguente motivazione: “perfettamente riuscita ed equilibrata sia nella propria leggibilità della tematica religiosa sia nella sua coerente elaborazione, dimostra complessità dell’opera floreale e raffinata accuratezza di realizzazione. La freschezza dei colori e l’accostamento cromatico rendono l’insieme armonioso ed equilibrato”. Secondo e terzo classificato – sempre per la categoria quadri – il gruppo “Lisa” e “Aisa” che si è aggiudicata il premio “Daniele Ciampetti” per l’infiorata più votata dai maestri infioratori. Per la categoria “tappeti geometrici” primo posto a “Vallegloria”, seguito da “Ciciano” e “San Felice” rispettivamente al secondo e terzo posto, mentre il gruppo “Pochi ma buoni” è giunto primo classificato nella nuova categoria “tappeti figurativi”. Il primo premio degli under 14 è andato al gruppo “Aisa Junior”, seguito dalle infiorate del gruppo “Un filo per la vita” e “Piccoli artisti di strada”. I tappeti e le opere dei giovani under 14 sono state votate da una giuria composta da cinque maestri infioratori estratti a sorte (Acquatino, P.S. Fagotti, Lisa, Borgo, Fonte de borgo). I quadri sono stati votati da una giuria tecnica composta da esperti in discipline artistiche e teologiche non, appartenenti a nessun titolo all’associazione Le Infiorate di Spello: Giampiero Carini (architetto), Giovanni Cuccini (docente di storia dell’arte contemporanea all’Università per Stranieri di Perugia e docente di arte sacra all’Istituto Teologico di Assisi), monsignor Fortunato Frezza (biblista, sottosegretario al sinodo dei vescovi), Silvio Catani (pittore e docente all’Istituto d’Arte di Rovereto), Marianna Santoni (fotografa professionista docente di fotografia digitale all’Università di Urbino).