Francesco Balucani
La miglior soluzione per affrontare la questione del punto di penalizzazione? Riprenderselo in campo. E’ questo l’espediente che il Grifo adotta pareggiando 1-1 con l’Andria in trasferta – la seconda consecutiva in Puglia. Nonostante la ‘moderata soddisfazione’ di Battistini, il pari di ieri ci sta tutto. E’ vero, il Perugia poteva anche prenderseli quei tre punti che avrebbero certo giovato per le sorti in campionato, ma la squadra di casa si è dimostrata solida e composta, efficiente nella fase difensiva e pericolosa in quella offensiva. Sono i biancoazzurri ad andare in vantaggio pochi secondi dopo l’inizio del match. Non è ancora scattato il centoventesimo secondo che Larosa, dopo un’azione convulsa e aggressiva dei pugliesi, conclude in porta, insaccando la sfera alle spalle di Koprivec appena sotto la traversa. Il Grifo, giustamente stordito, trova comunque la forza di non demordere ed entra subito in partita, ottenendo la rete del pareggio al 23’ minuto di gioco. Traversone di Liviero e conclusione vincente di Politano – il migliore dei suoi. Ora è il Perugia a comandare il gioco, ma il vantaggio rimane un miraggio e l’arbitro sancisce la fine del primo tempo. Nel secondo tempo il Grifo ci prova a ripetizione, prima con Politano al quinto minuto, poi con Ciofani e Clemente, ma ancora niente. Al 77’ minuto di gioco, Anania finisce a terra in area e il direttore di gara mantiene il silenzio, ritenendo opportuno non concedere il rigore. Otto minuti dopo, Fabinho ci prova un’ultima volta, ma Rossi salva tutto e dice definitivamente no alle speranze biancorosse. Il triplice fischio chiude quindi l’incontro.
Pareggio. Un punticino recuperato. Si ritorna quindi a nove, dando quasi l’impressione che la quarta giornata non si sia praticamente giocata, almeno sulla carta. Il risultato ottenuto permette comunque al Grifo di rimanere in vetta alla classifica, ma Battistini fatica ad accontentarsi: “Mettiamola così: sono moderatamente soddisfatto. Avremmo dovuto chiuderla quando ne abbiamo avuto l’occasione, nella ripresa. Però ci sta, in fondo la Prima Divisione è un torneo complesso e oggi non si è certo affrontata una passeggiata. Il rigore non assegnato? Lo vorrei rivedere, ma dobbiamo considerare soprattutto i tanti quattro contro quattro non sfruttati nel secondo tempo o l’occasione di Fabinho. Dovevamo essere più lucidi, più cattivi. Di buono posso annotare la capacità di reagire dei miei, non era facile, ma ci sono riusciti lo stesso. La partita è stata preparata e affrontata in modo corretto”.