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Il frigorifero parla e ci dà lezioni di sostenibilità: un viaggio fra arte e buone pratiche conclude la Fiera delle Utopie Concrete – FOTO

Frigorifero, questo sconosciuto. Eppure, è l'elettrodomestico più utilizzato e diffuso nelle case di tutto il mondo, tanto che la sua presenza nella vita quotidiana di ognuno è data praticamente per scontata. Ma ne facciamo un uso consapevole e corretto? Ci si rende veramente conto che, proprio per la sua “banalità”, rappresenta perfettamente la sfida della svolta energetica? Nasce da questa riflessione il progetto “L'energia sostenibile e il frigorifero in casa mia”, promosso dalla Fiera delle Utopie Concrete di Città di Castello nell'ambito della campagna delle Nazioni Unite “Energia sostenibile per tutti”.

Domani, lunedì 5 novembre (ndr), in occasione della giornata di chiusura della ventesima edizione della kermesse fondata dall'ambientalista e pacifista altoatesino Alexander Langer, verranno presentati i risultati di questo progetto che ha coinvolto gli studenti delle classi 4/E e 4/H del Liceo Scientifico Tecnologico Polo Tecnico “Franchetti Salviani”
di Città di Castello. A partire dalle 10, alla Sala degli Specchi del Circolo degli Illuminati, nel centro storico di Città di Castello, interviste, testimonianze, foto, poesie, una performance rap e un video in stop motion per raccontare cosa sappiamo e come ci rapportiamo con questo elettrodomestico così diffuso eppure, incredibilmente, “misterioso”.
L'appuntamento di domani concluderà l'edizione 2012 della Fiera delle Utopie Concrete che, dopo l'inaugurazione di mercoledì 31 ottobre dedicata alla Green economy in Umbria, è proseguita venerdì 2 novembre con una giornata dedicata alle strategie di intervento delle amministrazioni locali per perseguire politiche di sviluppo territoriale sostenibile. “L'Umbria deve, da una parte, continuare a sostenere i settori economici più importanti – ha sottolineato Lucio Caporizzi, direttore regionale alla programmazione, innovazione e competitività dell'Umbria, intervenuto nel pomeriggio – ma, contemporaneamente, deve supportare le nuove iniziative che costruiscono la visione della nuova economia, che sempre più è locale, efficiente e sostenibile. Stiamo lavorando in particolare in questi mesi sulla chimica verde e sulle reti intelligenti, per mobilitare risorse nazionali e convogliarle nella nostra regione”. Qualità, efficienza e sostenibilità, queste le parole chiave per riuscire ad attirare capitali privati e pubblici: “le risorse pubbliche – ha precisato Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club – non potranno realisticamente sostenere la conversione dell'economia. In un contesto di scarsezza di risorse occorre saper scegliere come orientare gli aiuti pubblici, privilegiando le iniziative che hanno un futuro e tralasciando quelle che non ce l'hanno”. Nel corso della giornata di venerdì sono poi intervenuti Andrea Pignatti, esperto di progettista comunitario, che ha introdotto i nuovi programmi europei e il quadro strategico previsto per la programmazione finanziaria dell'UE nel periodo 2014-2020, Mario Caputo, di Meridiana Italia, che ha parlato delle azioni nei Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile e i loro finanziamento e Roberto Camatel, consulente per il Paes del comune di Tavagnacco, in provincia di Udine.

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