Francesco Balucani
Niente da fare. All’Arechi di Salerno è il Falco a collezionare un’altra bruciante sconfitta. Che a bordo campo sia presente Tedesco o Barbetta, il copione del match disputato dai biancoazzurri non sembra trovare grossi cambiamenti. 2-0 il risultato finale. Terminato il capitolo Tedesco e voltata pagina, molti si aspettavano una possibile svolta, un balzo in avanti capace di interrompere l’incedere austero e claudicante del Foligno Calcio, ma – si sa – le prospettive di successo dettate dalla speranza vengono quasi sempre disattese.
E allora la sinossi del match è riassumibile tramite l’ausilio delle stesse parole chiave utilizzate per le prime sfide: reparto difensivo inconsistente e troppo permissivo; carenza strategica e tattica; manovre offensive inconcludenti. In questa occasione, il prodigio di turno capace di generare il caos all’interno dell’aria biancoazzurra si chiama Ginestra. Grazie al suo estro, il goleador della Salernitana ha realizzato una doppietta personale, sufficiente per permettere alla sua squadra di portare a casa la prima vittoria in campionato.
Sebbene il Falco abbia sperimentato un avvio di gara generoso e promettente, i Granata hanno trovato il gol dopo soli undici minuti, grazie – come già detto – al colpo di testa di Ginestra, rimasto felicemente da solo all’interno dell’area piccola dell’incolpevole Zandrini. Al 36’ arriva il raddoppio: Mancini cavalca per i campi dell’Arechi sprovvisto di marcatura e coglie al volo l’occasione per servire l’onnipresente Ginestra, che si gira e batte nuovamente Zandrini con una rasoiata indirizzata all’angolino basso. Nei minuti che restano, Gaeta colpisce una traversa che fa sospirare lo stadio, ma la posizione era comunque di off-side.
Nella ripresa, l’atteggiamento del Foligno si fa spregiudicato, ma le sfortunate conclusioni di Gaeta e Balistreri non risultano funzionali al recupero. La Salernitana gestisce discretamente la gara e non concede troppi spazi, puntando semmai sulle ripartenze. Quando mancano dieci minuti al recupero, l’espulsione di Fiordiani per doppia ammonizione oscura definitivamente ogni residuo barlume di speranza e inaugura un’altra settimana piena di domande irrisolte, situazioni di stallo e punti interrogativi. In breve, caos.
Riportiamo quanto detto dal tecnico biancoazzurro Mirko Barbetta al termine della gara: “A fare la differenza sono state le motivazioni. E’ stata la loro fame a fare la differenza. Siamo rimasti sorpresi dalla loro aggressività. Tutto sommato, la vittoria è meritata, ma non c’è stata una superiorità netta. Ovviamente l’ambiente è scontento per le dimissioni di Tedesco. Il tecnico ha voluto addossarsi colpe anche non sue con la speranza di invertire la rotta. La squadra non potrà vincere il campionato, ma scalare posizioni in graduatoria, questo si. Meritiamo di meglio in Seconda Divisione. I giocatori sono di categoria e non ci spieghiamo come non si siano ottenuti ancora risultati. Non abbasseremo la guardia e proveremo a risollevarci.