Il Direttore Generale dell'Asl n. 3 dell'Umbria ha vinto il premio “Temo d'Oro” nell'ambito della prima edizione di “Bos'Art”,. Il premio per le scienze mediche le è stato assegnato dal Comitato Scientifico della manifestazione internazionale di arte, cultura e scienza di Bosa (Or), voluta dal Centro Studi “Lucio Colletti Onlus, diretto da Fauzia Colletti Gavioli, moglie del celebre filosofo e che può contare sulla presidenza onoraria del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Nelle motivazioni del Comitato Scientifico la dottoressa Rosignoli è stata premiata “per la sua attività in campo clinico dove si è particolarmente distinta per le sue capacità organizzative e di promozione di nuove iniziative in campo sanitario”. Il prestigioso premio scientifico “Temo d'Oro” è quindi il meritato riconoscimento per il Direttore Generale dell'Asl n. 3 che nella sua brillante carriera ha seguito un percorso iniziato nella medicina del lavoro con particolare attenzione all'attuazione della Legge 626, per poi ricoprire il ruolo di Direttore Sanitario dell'Asl n.3 e poi dell'Azienda Ospedaliera di Perugia. Dal febbraio 2007 la dottoressa Rosignoli è Direttore Generale dell'Asl n.3 e Presidente del Consorzio Aus (Aziende Umbre per la Salute). Un'attività caratterizzata sempre dall'attenzione rivolta all'innovazione e alla sperimentazione di nuovi modelli gestionali. Il Direttore Generale dell'Asl n.3 ha promosso, tra l'altro l'attivazione del Dipartimento Interaziendale per l'Età Evolutiva finalizzato a definire una rete pediatrica regionale integrando i servizi neonatologici, pediatrici, di base e specialistici. Sul fronte dell'innovazione, la dottoressa Rosignoli ha migliorato i processi di gestione del paziente con l'introduzione di un sistema di riconoscimento digitale individuale, un braccialetto con codice a barre, assegnato al paziente per aggiornare la scheda terapeutica, per accedere alle prestazioni diagnostiche e per l'esecuzione della terapia. Infine, in stretta relazione con l'Associazione Sole di Cascia, ha potenziato le attività di prevenzione oncologica primaria e secondaria del tumore alla mammella e del melanoma della cute.