“Il dato contenuto nella relazione della Banca d'Italia dell'ottobre 2006 specifica che il 73 per cento del debito regionale è riferito ad emissioni di titoli relativi alla ricostruzione post sismica. Sono stati emessi dalla Regione, ma sono a totale carico dello Stato che regolarmente pagherà”. Lo ha detto l'assessore regionale al Bilancio Vincenzo Riommi rispondendo ad una interrogazione del gruppo consiliare di An e della CdL per L'Umbria, primo firmatario Franco Zaffini, nella quale si chiedevano chiarimenti in merito “all'esorbitante livello di indebitamento raggiunto dalla regione negli ultimi cinque anni (2000-2005), nei quali – ha sottolineato il capogruppo di An nella presentazione dell'atto – si è verificato un incremento del debito del 155 per cento. L'Umbria – ha aggiunto – è al vertice delle regioni italiane per l'indebitamento pro-capite con 5 mila 298 euro a testa. Ci chiediamo – ha fatto notare Zaffini – perché la Regione Marche, che ha avuto, come l'Umbria, l'onere della ricostruzione post-terremoto, presenti un livello di indebitamento pari a circa la metà rispetto al nostro”. La “preoccupazione” di Zaffini e quindi la richiesta di chiarimenti, riguarda il forte indebitamento (73 per cento) costituito dall'emissione di titoli sui mercati finanziari esteri e una parte dello stesso debito che viene coperto da prodotti di finanza derivata. Si continua – ha detto – a fare operazioni per lo spostamento del debito e questo indebiterà non solo i nostri nipoti, ma anche i nostri pro-nipoti. La situazione finanziaria della Regione Umbria è stata messa in risalto anche dalla Corte dei conti”. L'assessore Riommi ha ribattuto, in più passaggi del suo intervento sulla “infondatezza dei dati” evidenziati dall'esponente dell'opposizione. “Il debito reale degli umbri – ha puntualizzato l'assessore – è di 457 euro pro-capite, per una somma complessiva di 353 milioni. L'Umbria – ha sottolineato – occupa il diciottesimo posto tra le regioni italiane in fatto di indebitamento. L'infondatezza di quanto detto da Zaffini – ha rilevato Riommi – sta nel fatto che, con un bilancio regionale di 3 miliardi complessivi, sarebbe semplicemente impossibile contrarre debiti per 4,5 miliardi di euro”. Nella sua replica, Zaffini, “per nulla soddisfatto della risposta” ha chiesto, con estrema urgenza all'assessore di “mettere a disposizione i dati aggiornati della Regione. L'Umbria – ha concluso – ha il 76 per cento del debito (relazione Corte dei conti) assistito da prodotti di finanza
IL DEBITO REGIONALE E' LEGATO ALLA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO
Mer, 07/11/2007 - 11:39