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IL DAY AFTER DELLA MONINI. INTERVISTA A CARDARELLI “NON FACCIAMO DRAMMI, DALLA PROSSIMA SETTIMANA DI NUOVO AL LAVORO”. POLIDORI VA VIA

C’è amarezza negli ambienti della Monini Marconi, che ieri ha dovuto fare i conti con un verdetto durissimo qual’è la retrocessione in serie “B”. E’ la dura legge dello sport, quella che ti condanna, anche per due soli set, a scendere agli inferi. Pena resa ancor più amara quando a soli quattro punti sopra (48) c’è chi giocherà i play off per un posto….in paradiso. Troppo presto per fare una analisi serena di questo Campionato che ha avuto i suoi alti e bassi.

In città però c’è già chi spera in un ripescaggio. Due le società nel mirino: la retrocessa Corigliano Calabro, le cui condizioni economiche renderebbero difficile anche l’iscrizione in A2, e lo Sparkling Milano, sopravvissuta al torneo di A1. C’è poi l’ipotesi della fusione fra Taranto (A1) e Castellana Grotte (la rivale della Monini che ha guadagnato la salvezza), che in questo caso però si tradurrebbe nella vendita del titolo di A2. Per il quale, euro più, euro meno, potrebbero servire non meno di 150mila euro. Una ipotesi che sarebbe scartata dalla stessa dirigenza giallo-blu, già troppo impegnata a far quadrare il bilancio.

Il “day after” della Monini è un silenzio su tutti i fronti. Riusciamo a romperlo solo grazie alla disponibilità del presidente Fabrizio Cardarelli, chiamato poco prima di natale a guidare la società.

Presidente, come va? “Quando si esce dalla scena non per un demerito sportivo, ma semplicemte per l’assurda decisione delle istituzioni che, unico caso al mondo, fanno retrocedere il 30% delle squadre partecipanti ad un torneo, è evidente che l’amarezza la fa da padrona. Non possiamo però non riconoscere – continua Cardarelli – che abbiamo perso qualche punto di troppo. Ad Avelino, ad esempio, sul 2-0 dovevamo chiudere la gara….solo quel punto in più ci avrebbe permesso di agganciare la salvezza. Non dobbiamo però dimenticare la giovane età della nostra squara (la più giovane del torneo, n.d.r.) e quindi questa variabile nel rendimento ci poteva anche stare. Recriminazioni? Inutile farle, non servirebbero a molto”

E adesso? “Non lo so, ci ritroveremo la prossima settimana e faremo il punto della situazione. Decideremo lì come andare avanti. Comunque non è il caso di drammatizzare, anche se siamo amareggiato per il risultato finale e solo chi ci è stato vicino sa quanti sforzi abbiamo fattoe stiamo facendo per mandare avanti questa realtà”.

Si parla di ripescaggio, le pare plausibile? “Per il momento pensiamo a capire su quali risorse economiche potremo contare per il futuro. Lo sforzo fin qui è stato notevole, nonostante il nostro budget sia stato di gran lunga inferiore a molte altre squadre. La pallavolo è uno sport sempre più costoso”

Dunque? “Quindi o ci sono novità importanti per l’ingresso di ulteriori sponsor e non si potrà chiedere nessuno sforzo ulteriore a chi si è già impegnato tanto ed al quale la città intera”.

Parla della Olio Monin “Certo, ha fatto davvero tanto, tantissimo. Per il futuro dovremo basarci su un piano industriale ben falto, con scelte ponderate. Tutti noi, sentimentalmente parlando, vorremmo riprendere l’avvenutra della serie A già da domattina, ma da questo momento ogni decisione dovrà esser meditata”.

Non è per questo che a metà torneo l’hanno chiamata a guidare la società “Penso di sì”

Ha parlato con la squadra? “No – dice Cardarelli – ammetto che devo farmi passare questo momento di delusione, ma li vedrò presto tutti”

Se la Monini potesse tornare a giocare in A2 chi terrebbe? “Guardi, se fosse vero il ripescaggio, fermo restando la verifica delle disponibilità economico-finanziarie, sarei il primo a chiedere ad alcuni elementi di rimanere per la serietà, l’impegno e l’attaccamento ai colori che hanno saputo dimostrare per tutto il torneo”

Nomi? “No, preferisco non farne”.

E il tecnico Fausto Polidori? “Ci ha confermato che è in procinto di firmare un prestigioso incarico all’estero”.

L’incontro è terminato. Cardarelli vuole però lanciare il suo ‘in bocca al lupo’ ad altre due squadre spoletino. “Speriamo di vedere la Maran e lo Spoleto Calcio vincere i rispettivi campionati. Sarebbe il modo migliore per compensare in parte la nostra delusione, per il bene della nostra città e dello sport”.

C’è tempo per una telefonata a Polidori “sì è vero, sono in procinto di firmare un contratto all’estero. Ci tengo però a dire che ormai mi sento uno spoletino. Perchè al di là di quei pochi, pochissimi che hanno tentato di remare contro, questa città merita una squadra di serie A e credo che i presupposti ci siano tutti: il suo fantastico pubblico, questa dirigenza attenta ad ogni necessità e pronta a farsi in quattro. Spero solo che le istituzioni siano davvero, davvero vicine alla pallavolo di Spoleto. Come lo resterò io”.

(Ca.Cer.)