A diciassette giorni dal voto plebiscitario con cui i perugini ne hanno decretato la riconferma, Andrea Romizi è il sindaco di Perugia anche per le Istituzioni. E’ stata ufficializzata nel pomeriggio, con la proclamazione da parte del presidente dell’Ufficio Elettorale Centrale, l’elezione di Andrea Romizi a sindaco di Perugia. Romizi risulta, dunque, eletto al primo turno con 52.009 voti validi.
Il nuovo Consiglio
L’attesa era invece reale per gli eletti in Consiglio comunale, dato che alcune posizioni erano in bilico, con il duello all’ultimo voto. Insieme a Romizi siederanno in Consiglio, per la maggioranza, sei consiglieri della Lega, cinque della lista Progetto Perugia e altrettanti di Fratelli d’Italia; due di Perugia civica, due di Forza Italia e un consigliere di Blu. Nel dettaglio, per la Lega i voti di lista sono stati 12.807. Risultano, quindi, eletti Gianluca Tuteri con 444 voti validi, Lorenzo Mattioni con 388, Alessio Fioroni 381, Roberta Ricci con 338 voti, Luca Valigi che ha riportato 316 voti validi, infine, Luca Merli con 314 voti.
Progetto Perugia ha ottenuto 12.641 voti validi complessivamente, mentre i singoli consiglieri eletti hanno riportato: Edi Cicchi 1.041 voti validi, Leonardo Varasano 941, Otello Numerini 854, Cristiana Casaioli 706 e Gino Puletti 640.
Per Fratelli d’Italia complessivamente sono stati 10.801 i voti validi di lista: Riccardo Mencaglia è stato eletto con 627 voti, Clara Pastorelli con 531, Federico Lupatelli con 522 voti, Michele Nannarone con 447 e Fotinì Giustozzi con 445 voti.
Per Perugia civica 5.289. In Consiglio sarà rappresentata da Nilo Arcudi (1.031 voti validi) e Massimo Pici (575 voti).
Forza Italia ottiene 4.871 voti validi e avrà come consiglieri Giacomo Cagnoli con 377 voti e Michele Cesaro con 323 voti validi. Quest’ultimo, dunque, la spunta sull’ex assessore Massimo Perari, che medita il ricorso amministrativo.
Infine, a rappresentare Blu (2.154 voti di lista) sarà Francesca Vittoria Renda con 281 voti.
Per l’opposizione, il candidato sindaco Giuliano Giubilei ha ottenuto 23.124 voti validi, mentre le liste che lo hanno sostenuto hanno ottenuto rispettivamente 6 consiglieri il Pd, con 14.631 voti di lista, e 2 consiglieri la lista civica Idee Persone Perugia, per la quale i voti complessivi sono stati 5.133. In particolare, tra i banchi del Pd siederanno Sarah Bistocchi, eletta con 1.037 voti, Francesco Zuccherini con 883, Erika Borghesi con 692 voti, Elena Ranfa 511, Emanuela Mori con 473 e Nicola Paciotti con 469 voti.
Per Idee Persone Perugia, risultano eletti Fabrizio Croce con 561 voti validi e Lucia Maddoli con 476 voti.
Infine, per il Movimento 5 Stelle –che ha ottenuto 5.942 voti di lista- risultano elette il candidato sindaco Francesca Tizi, con 5.972 voti e Maria Cristina Morbello con 187 voti.
La Giunta
Ufficializzata la sua vittoria e certificati i consiglieri per ciascuna lista, Romizi può ora mettere mano alla sua Giunta, che praticamente è fatta, con l’aggiustamento su qualche delega. Il sindaco richiama con sé gli esterni Michele Fioroni (per lui un superassessorato con Sviluppo economico e Urbanistica) e Cristina Bertinelli al Bilancio. Vice sindaco con delega all’Infanzia e alla Scuola sarà il leghista Gianluca Tuteri. Il partito di Salvini ha poi indicato al sindaco Luca Merli (per lui il Personale) che supera quindi colleghi di partito che hanno preso più voti. Tutto in rosa l’apporto di FdI con Clara Pastorelli allo Sport e Fotinì Giustozzi al Commercio. Tre gli assessori per Progetto Perugia: Lady Preferenze Edi Cicchi (confermata al Welfare), Leonardo Varasano (Cultura e Università), Otello Numerini (Infrastrutture).
E poi ci sono altre deleghe che il sindaco, a parte quelle che terrà per sé, potrà assegnare ai consiglieri per riequilibrare il peso dei vari partiti. In particolare, Perugia Civica, Forza Italia, Blu ed anche la Lega potrebbero ottenere ancora qualcosa. Molto ambita (dalla Lega e da Perugia civica che spenderebbe Pici) quella sulla Sicurezza, uno dei temi caldi, soprattutto in alcune zone (come Fontivegge).
I tempi
Dalla proclamazione, Romizi avrà 10 giorni di tempo per convocare il primo Consiglio comunale, che poi dovrà tenersi nei 10 giorni successivi. Insomma, 20 giorni di tempo in tutto, da utilizzare per ritoccare squadra e deleghe. Ma l’ipotesi che circola è che la prima seduta dell’Assemblea perugina, quella in cui Romizi presenterà la sua Giunta possa tenersi il 24 giugno.
Nella prima seduta, con l’ufficializzazione degli eletti, dovrà essere votato a maggioranza qualificata il presidente del Consiglio comunale. Il centrodestra ha già scelto Nilo Arcudi, visto però come fumo negli occhi da Giubilei e dal Pd, che non dimentica il suo passato da vice sindaco nelle Amministrazioni Locchi e Boccali.
Lo scivolo
Se le scelte sulla Giunta saranno rispettate, 7 Consiglieri, entrando nell’esecutivo, lasceranno il loro posto ai primi non eletti delle rispettive liste. Quindi, due ripescaggi nella Lega (Daniela Casaccia e David Bonifazi), due in Fratelli d’Italia (pronti ad entrare Paolo Befani e Michelangelo Felicioni), mentre tre sono le poltrone che si liberano per Progetto Perugia: ad occuparle andranno Nicola Volpi, Francesco Vignaroli e Camilla Rampichini.