Il Consiglio di Stato accoglie l’istanza sospensiva presenta dalla Lega di B sul provvedimento del Tar del Lazio e “riporta” la Ternana in Serie C. Ennesimo ribaltone nella storia del braccio di ferro tra le cinque società che sperano di essere ripescate nella serie cadetta e la stessa Lega di B. Che con il provvedimento del Consiglio di Stato ha ottenuto che per il momento il campionato di Serie B 2018/19 si giochi tra le 19 squadre con cui si è iniziato.
Per il momento, perché il Consiglio di Stato ha fissato la discussione collegiale al 15 novembre. Intanto, però, tornano in vigore tutti quei provvedimenti che il Tar aveva sospeso, a cominciare da quello con cui, il 13 agosto l’allora commissario Fabbricini bloccò i ripescaggi, decidendo far partire il calendario a 19 squadre.
Doccia fredda, dunque, per la Ternana e le altre quattro società che speravano nel ripescaggio in una Sie B a 22 squadre (le altre sono Entella, Novara, Catania e Siena). Proprio mentre iniziava la lite su quali, tra le cinque formazioni, avessero diritto ai tre posti liberi per il Paradiso.
Ternana, scontro totale tra LegaPro, Lega B e Figc
Secondo il Consiglio di Stato “non appare sussistere un sufficiente fumus boni iuris in merito all’effettivo superamento dei limiti della delega” conferita al commissario. Ma soprattutto, il Consiglio di Stato ritiene prevalente, tra gli interessi contrapposti, quello al “regolare ulteriore svolgimento dei campionati ormai già in corso“. Insomma, la B è ormai alla nona giornata e questo, per i giudici del Consiglio di Stato, è un presupposto “di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”. Insomma, fermare (per poi, probabilmente stravolgerli) i campionati di B e di C a fine ottobre sarebbe un atto troppo grave. Una valutazione, però, momentanea, in attesa degli ulteriori passaggi, sino a quello, decisivo, del 15 novembre.