L’amministrazione comunale di Città di Castello scriverà il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) insieme ai cittadini.
In questi giorni tutti i portatori di interesse della comunità tifernate coinvolti nel percorso di pianificazione urbana partito nel febbraio scorso – persone con disabilità, professionisti, associazioni di volontariato sociale, società sportive, terzo settore, aziende di trasporto e istituti scolastici – sono stati invitati dagli assessorati all’Urbanistica e alle Politiche Sociali a compilare un questionario per contribuire a migliorare l’accessibilità della città con suggerimenti e segnalazioni.
Con la completa garanzia dell’anonimato, le risposte dei cittadini offriranno la base conoscitiva di partenza per predisporre un piano di iniziative finalizzato a rimuovere gli ostacoli alla mobilità e all’accessibilità dei luoghi pubblici. Le specifiche competenze e i diversi punti di vista che emergeranno dal questionario, arricchiranno la progettazione di soluzioni tecniche rivolte alla costruzione di una città più aperta, accessibile e accogliente, capace di abbattere le barriere fisiche e culturali nei confronti della disabilità.
Con un investimento da 16 mila euro, cofinanziato da Regione e Comune, la redazione del PEBA riguarderà in prima battuta una parte del capoluogo di Città di Castello, dove si concentrano sedi comunali e servizi alla collettività. L’area prescelta si estende lungo via Aldo Bologni e nella zona delle scuole (medie e superiori, infanzia e primaria del quartiere La Tina), del Centro Sportivo Belvedere e della piscina comunale, per poi svilupparsi verso via Togliatti e via delle Terme. Saranno ricomprese tra le strutture da indagare per rilevare le barriere esistenti il palazzo comunale, palazzo del Podestà, il chiostro di San Domenico, i due palazzetti dello sport e il parco della Madonna del Latte.
Snodo fondamentale dell’elaborazione del PEBA sarà la progettazione di soluzioni finalizzate a conseguire l’accessibilità di spazi urbani ed edifici selezionati, con cui saranno definiti criteri e modalità di azione, con norme e buone pratiche per la manutenzione dell’esistente e del nuovo. A completare il lavoro di studio e progettazione la stima economica degli interventi e la pianificazione dell’attuazione delle azioni individuate. Una volta adottato dalla giunta comunale, il PEBA sarà oggetto di una fase di partecipazione con la cittadinanza, attraverso la quale saranno raccolte osservazioni. Le valutazioni dei cittadini verranno infine esaminate dal Consiglio comunale, a cui sarà demandata l’approvazione finale del PEBA.