Categorie: Dolce vita Spoleto

IL COMPAGNO PENSA VA IN PENSIONE. AUGURI! (Guarda la foto-vignetta)

Da oggi è un uomo libero. Agostrino Pensa, il compagno Agostino, è andato ieri in pensione dalla Confederazione degli agricoltori (Cia) dove ha prestato servizio per un ventennio. Ora si dice pronto ad esser assorbito solo dalla politica, in special modo dal Movimento di Uniti a Sinistra che lo vede coordinatore regionale scelto dall’onorevole Folena. Oggi ha festeggiato con gli amici offrendo un caffè al Bar Catarinelli. Sotto il braccio le immancabili edizioni del giorno di Liberazione e de Il Manifesto. Son lontani in tempi in cui leggeva solo l’Unità, in cui marciava con la bandiera nella mano destra e il pugno chiuso della mano sinistra, degli scontri con la polizia, delle notte trascorse insonni per mettere al sicuro il segretario del partito e nascondere l’elenco degli iscritti.

Un lupo di vecchio corso Agostinone che non ha perso il vizio di interessarsi e cavalcare i problemi della città. Ne ha passate tante, tantissime. Da leader della Camera del lavoro a segretario del Pci, ha seguito la trasformazione del partito dapprima in Pds e poi in Ds. Ma di fronte al Piddì non ce l’ha fatta, vuoi anche per un certa frattura con la base. E se ne è andato. In malo modo, sbattendo la porta e rimettendosi al lavoro. Ora la sinistra spoletina è nelle sue mani.

Di nemici se ne è fatti, certo, e non son teneri nei giudizi verso i suoi confronti.

Stasera se andrà fino a Perugia ad incontrare i leader di Verdi, Pdci e Prc per stilare un calendario di appuntamenti che potrebbe riservare già una prima sopresa: la costituzione della Sinistra Arcobaleno proprio a Spoleto. “Chissà, magari già da lunedì prossimo” ammicca da sotto i baffi l’asso di picche della città del festival, l’uomo che l’ha giurata, politicamente parlando, al sindaco Brunini. Fra le sue battaglie più recenti quella del Mostro della Posterna. L’ultima invece l’annuncia lui stesso sulla gestione della Industrie Minerva. “Voglio ricordare a qualcuno quello che è successo negli ultimi anni intorno a questa fabbrica”.

Chi sperava qualche tempo fa che fosse politicamente ‘decotto’ si è sbagliato. Come sbaglia oggi chi crede che Pensa sia andato davvero in pensione.