Il nuovo commissario straordinario della Asl2, Massimo De Fino, ‘scongela’ la delibera di Capodanno, che bloccava la procedura concorsuale per l’assunzione a tempo indeterminato di dieci dirigenti amministrativi “con posti riservati al personale interno in possesso di specifici requisiti”. Questo l’esito della valutazione fatta dal commissario dopo “un’attenta istruttoria” e comunicata alla governatrice umbra Donatella Tesei, che aveva chiesto chiarimenti, vista anche la segnalazione del caso fatta venerdì scorso all’assessore alla Sanità, Luca Coletto.
Anche perché, spiega il commissario De Fino, la delibera 777 del 31 dicembre 2019 non stabilizza automaticamente i sei dirigenti amministrativi, che infatti continuano ad essere inquadrati a tempo determinato, “ma si limita soltanto a prendere atto delle istanze” fatte pervenire dai sei professionisti. Istanze presentate lo stesso 31 dicembre, sulla base di una norma contenuta nella legge Finanziaria 2020 che sarebbe entrata in vigore il giorno successivo. Ma, afferma De Fino, “non entra nel merito né tanto meno accoglie tali domande“.
Le delibera 777/2019
Però, nel copia e incolla della delibera (anche il carattere risulta diverso) la formulazione non appare poi così chiara ed anzi pare dare per scontata la stabilizzazione finale. Nel documento istruttorio si scrive infatti che “è necessario sospendere l’efficacia della delib. 570/2019 in quanto vanno evidentemente rideterminati i posti di dirigente amministrativo da ricoprire mediante concorso pubblico all’esito del completamento della procedura di stabilizzazione da condurre ora per allora a decorrere dall’1.01.2020“. Con quell'”evidentemente” che pare già anticipare l’esito della procedura.
Concetto poi ribadito nella parte finale della delibera 777/2019, dove al punto 3 dell’esito dell’istruttoria si delibera “di sospendere conseguentemente l’efficacia della deliberazione n. 570 del 29/11/2019 con la quale è stato indetto concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di n. 10 posti di dirigente amministrativo con riserva di rideterminazione dei posti da ricoprire mediante concorso pubblico all’esito del completamento della procedura di stabilizzazione nei confronti dei richiedenti di cui al precedente punto 2)“, cioè di tutti i sei che ne hanno appena fatto istanza. Insomma, i sei dirigenti amministrativi precari – professionisti che di comprovata esperienza, dato che svolgono attività ormai da molti anni alla Asl e che presumibilmente hanno titolo per essere finalmente stabilizzati – non vengono automaticamente stabilizzati, ma di fatto si scrive che devono esserlo, non contemplando neanche l’eventualità che le istanze vengano respinte o accolte solo per alcuni.
L’istruttoria lampo
Il tutto – ed è questa la cosa che ha creato un certo imbarazzo e clamore sul caso – a seguito di un’istruttoria lampo effettuata lo stesso giorno (il 31 dicembre) in cui i sei hanno presentato le loro istanze sulla base di una norma della Finanziaria che sarebbe entrata in vigore il giorno successivo, dopo aver acquisito (sempre in quello stesso giorno) il parere del direttore sanitario.
Una fretta ingiustificata, quella di far chiudere la pratica al precedente commissario (che tra l’altro aveva rassegnato le dimissioni il 23 dicembre) l’ultimo giorno dell’anno, visto che sulle politiche da adottare in materia di stabilizzazione del personale precario il nuovo commissario intende mantenere gli impegni assunti nella prima riunione del collegio di direzione.
In ballo 70 stabilizzazioni
“Il commissario straordinario tiene inoltre a ribadire – si legge a questo proposito nella nota della Asl2 – quanto già affermato nel corso della prima riunione del collegio di direzione, svolta a Terni nei giorni scorsi, ossia che ‘è ferma intenzione di questa azienda, in linea con le disposizioni regionali e con il richiamo della Corte dei Conti a ridurre il costo del lavoro a tempo determinato, attivare le norme previste dalla legge 160 del 2019 che prevedono l’inquadramento in ruolo del personale precario“.
“Tale normativa – spiega il commissario – ha ricadute significative alla Usl Umbria 2 interessando circa 70 dipendenti di vari profili professionali e consente, sin dalle prossime settimane, l’avvio ex novo di procedure di stabilizzazione il cui iter può essere eventualmente concordato con le altre aziende sanitarie e con la direzione regionale Sanità”.
Strategia che va anche nella direzione auspicata dalla Cgil Funzione pubblica – che è intervenuta direttamente sul caso dei sei dirigenti amministrativi – e dalle altre organizzazioni sindacali. Caso chiuso, dunque. E allora, al di là dei sospetti di chi ha segnalato il caso della delibera di Capodanno all’assessore alla Sanità, c’è invece da fare i complimenti agli uffici della Asl2 per l’abnegazione e l’efficienza con cui, il 31 dicembre, hanno provveduto a raccogliere le istanze di sei lavoratori ed a delibera di conseguenza.