di Comitato Direttivo – Circolo PRC Foligno
Il Partito della Rifondazione Comunista di Foligno non può non esprimere il proprio stupore e la propria preoccupazione per le polemiche che hanno seguito l’approvazione del bilancio comunale, quando lo stesso, sia pure con alcune differenziazioni, è stato votato da tutti i consiglieri di maggioranza, consapevoli (o almeno così credevamo) della situazione estremamente difficile in cui vengono a trovarsi in questa fase storica gli Enti locali.
È bene ricordare che il bilancio di previsione 2011, approvato lo scorso 20 giugno, è stato fortemente caratterizzato dai tagli operati dal governo nazionale e dai mancati trasferimenti post sisma, che hanno drasticamente ridimensionato la capacità di spesa del Comune di Foligno, tanto sulla parte corrente quanto sugli investimenti. A questi tagli, imposti dalla manovra economica, si sono poi aggiunti una drammatica riduzione del Fondo sociale nazionale, già pesantemente tagliato anche lo scorso anno, che passa da € 380 milioni a € 178 milioni, il dimezzamento del Fondo per la famiglia, che passa da € 100 milioni a € 51 milioni e l’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza, che passa da € 400 milioni a zero! Le conseguenze di tutto ciò, per il Comune di Foligno (come per gli altri comuni italiani), per i cittadini e per le famiglie, sono facilmente intuibili.
A fronte delle scelte del governo nazionale di scaricare il peso della crisi tutta sulle spalle dei lavoratori e degli Enti Locali, ci saremmo aspettati maggior acume da parte delle forze politiche della coalizione, specie quelle che si riconoscono nella sinistra, nel non cadere nel trabocchetto costruito da Berlusconi & Tremonti. E invece pare che la trappola funzioni: il governo taglia le risorse e la colpa è attribuita ai Comuni!
Che questa mistificazione può trarre in inganno i non addetti ai lavori ed alcuni cittadini è comprensibile: ma che assumano un atteggiamento qualunquista e protestatario proprio quelle forze politiche che in realtà hanno una responsabilità di governo a livello locale è, onestamente, uno spettacolo poco edificante.
Rifondazione da decenni, nella città, si batte per tutta una serie di temi che ritiene qualificanti per un'amministrazione locale: potenziamento raccolta differenziata, chiusura del centro storico, monitoraggio delle aziende partecipate. Quindi nel merito delle rivendicazioni la nostra agenda ed il nostro programma politico è chiaro e inequivocabile; abbiamo anche la consapevolezza di non essere autosufficienti ed è per questo che, quasi con ostinazione, cerchiamo il consenso e la collaborazione delle altre forze della sinistra. Altra cosa invece è usare questi temi come elemento di ricatto, come arma da usare contro qualcuno per giunta a ridosso dell'approvazione del bilancio. Crediamo che le battaglie, le rivendicazioni, gli obiettivi politici si ottengano durante tutto l'arco della legislatura, attraverso un lavoro costante, paziente e leale, magari aspro e duro a volte, ma mai sleale; questo nel rispetto delle altre forze della coalizione e del mandato politico che i cittadini ci hanno consegnato nelle mani.
Vogliamo quindi ribadire la nostra estraneità, non ai contenuti, ma al metodo che è stato usato in queste ultime ore da alcuni consiglieri comunali, dichiarando che il nostro consigliere comunale non solo non condivide questo modus operandi di fare politica, ma, per di più, che era all'oscuro di ogni forma di protesta ed organizzazione tra diversi gruppi della maggioranza nei confronti di Giunta e Sindaco. Crediamo per di più che attualmente non ci sia alternativa al mandato di Mismetti: chi dovesse togliere il sostegno al Sindaco si dovrà assumere la responsabilità di consegnare la città di Foligno ad un commissario esterno. Ed è evidente che per quest'ultimo non ci saranno le stesse priorità, soprattutto nel sociale, ma anche nelle tematiche ambientali, che l'attuale amministrazione sta cercando di mantenere!
Chiediamo, allora, a tutte le forze politiche e ai singoli consiglieri un maggior senso di responsabilità, per gestire insieme la crisi che sta colpendo il nostro tessuto sociale e per far fronte in maniera intelligente alla riduzione delle risorse destinate agli Enti Locali, fissando una scala di priorità che metta al primo posto il lavoro, le politiche sociali, i diritti dei cittadini, con la consapevolezza che la coperta è corta e che non sarà possibile garantire tutti gli interventi e le iniziative a cui eravamo abituati.
Per questo, il Partito della Rifondazione Comunista esprime il proprio giudizio positivo rispetto al bilancio comunale e ringrazia il capogruppo Alessandro Pacini e l’assessore Christian Napolitano per il lavoro che, con serietà e con costanza, hanno saputo svolgere in questi due anni, nel difendere i livelli di welfare locale e nel mantenere ferma la barra a sinistra nell’azione del governo cittadino.
Allo stesso tempo, il PRC ribadisce il proprio impegno per un percorso di unità della sinistra, basato, però, sui contenuti, sui fatti concreti e sulla responsabilità: una sinistra vera, da costruire insieme ai cittadini ed ai lavoratori, estranea ai teatrini della politica.
Se almeno la metà del tempo e delle energie che altre forze politiche sprecano in polemiche, personalismi, dissidi interni, guerre intestine e gelosie, venisse indirizzata ad un lavoro comune per il bene di Foligno, siamo certi che, anche in un quadro finanziario drammatico, si riuscirebbero a fare molte più cose.