Categorie: Cronaca Terni

IL COMITATO “ARIA PULITA”, SOSTENUTO DALL'UDC, AFFRONTA IL CASO DELLE “NUBI ACRI NOTTURNE”

Nel corso di questi anni abbiamo portato avanti numerose ‘battaglie' in difesa dell'ambiente, denunciando la costruzione del secondo e terzo inceneritore fino allo stranissimo fenomeno delle cosiddette nubi acri notturne. Spesso eravamo soli e ancora più spesso ci siamo confrontati con ‘tesi negazioniste' difese dal vecchio primo cittadino che ha sempre negato o minimizzato situazioni che erano – e sono – evidentissime. Oggi si parla di emergenza ambientale come se un caso eccezionale come quello dell'incendio alla Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone abbia, di colpo, alterato un equilibrio ambientale perfetto. Tutti sanno che non è così. L'emergenza ambientale è un problema che, troppo spesso, è stato dimenticato o volontariamente trascurato perché, in alcuni casi, poteva dimostrare “il segno positivo della ripresa industriale” come, incredibile ma vero, dichiarò Raffaelli. Uno strano modo di fare politica alla rovescia quella dello “sviluppo incompatibile”.

Quando si tratta di salvare il futuro della siderurgia e della chimica dotando l'area di Nera Montoro di una nuova centrale a turbogas per irrobustire le tante industrie energivore del bacino tenano-narnese, attraendo anche nuovi investimenti, si fa di tutto per impedirlo, tant'è che ogni anno scompare qualche pezzo di multinazionale ed il Consorzio Aree Industriali dichiara, di fatto, il fallimento della propria mission.

Quando invece l'AST che vive nel cuore della Conca, industria che – si badi bene – va salvaguardata e se possibile potenziata, produce emissioni che solo il naso raffreddato e politicizzato di qualche dirigente di partito non riesce a percepire, allora si nega o si sminuisce.

Sarebbe sufficiente andare a San Carlo una di queste notti d'estate, verso le 23, e fotografare la nube biancastra che da Viale Brin di dirige verso il centro della città ed obbliga centinaia di famiglie a chiudersi in casa tappando le finestre.

Insieme a numerosi cittadini, abbiamo costituito il comitato “Per il diritto all'aria pulita” denunciando anche alla Procura della Repubblica il fenomeno delle cosiddette nubi acri notturne. Per anni l'ARPA ha diffuso le ipotesi più varie per tentare di darne una spiegazione e l'ASL 4 è intervenuta soltanto quando la Procura l'ha obbligata a condurre l'inchiesta. Tutto però tace sul fronte delle nubi acri.

La burocrazia della politica ha costruito un mostro pletorico (decine di uffici, dirigenti, laboratori, centraline, salvifici palloni aerostatici), un groviglio di funzioni in cui tutti sono competenti e nessuno lo è.

Uno studio dell'Università di Perugia ha portato a rilevare, nella sola centralina posta sotto controllo a Le Grazie, polveri sottili pregne di nichel ed altri metalli pesanti cancerogeni.

L'UDC, come ha difeso i cittadini sulla vicenda scandalosa del cimitero, vincendo il ricorso al TAR, andrà fino in fondo. Stiamo contattando un laboratorio specializzato per analizzare queste emissioni per giungere finalmente alla verità.

Confidiamo nel senso di responsabilità dei dirigenti dell'AST, nei confronti dei quali nutriamo profondo rispetto, con la speranza che gli investimenti annunciati, resi necessari dalla nostra denuncia, possano servire a risolvere definitivamente il problema.

Comunicato a cura del Comitato “per il diritto all'aria pulita”