di Alice Fagotti (*) per il Circolo PRC Foligno
Il Partito della Rifondazione Comunista di Foligno esprime il proprio apprezzamento per la decisione, assunta dall’assessore Christian Napolitano e dalla giunta comunale di Foligno, di destinare all’edilizia residenziale pubblica, a canone sociale, 28 alloggi attualmente rientranti nell’edilizia agevolata. Si tratta di una misura coraggiosa e importante, che concretamente cerca di dare risposte a quella che sta diventando una vera e propria emergenza abitativa e che si aggiunge agli innumerevoli provvedimenti presi dall’assessore (contributi economici, interventi di sostegno al reddito, fondo straordinario di solidarietà) per salvaguardare il tessuto sociale cittadino e contrastare gli effetti della crisi economica.
Nel sottolineare positivamente quanto sta facendo l’amministrazione comunale sul versante sociale, il PRC non può non esprimere la propria forte soddisfazione per il fatto che questa azione di governo viene portata avanti in prima persona proprio da un esponente di Rifondazione Comunista.
In un momento storico tanto drammatico quale è quello che il territorio folignate sta vivendo, l’aver assunto la delega, difficile ed importante, delle politiche sociali, ha rappresentato per il PRC un atto di forte maturità e responsabilità: nonostante i tagli operati dal governo nazionale, in particolare nel comparto sociale, il Comune di Foligno, grazie al contributo di Rifondazione Comunista, ha saputo mantenere alto il livello qualitativo e quantitativo dei servizi sociali.
Con la manovra economica, di cui si sta discutendo in questi giorni, però, la capacità degli Enti Locali di salvaguardare il proprio stato sociale è messa ancor più a rischio, tanto più che la stessa manovra si aggiunge ai precedenti provvedimenti che hanno già profondamente penalizzato il welfare locale. Pensiamo a quanto disposto nell’ultima finanziaria, alla drammatica riduzione del Fondo sociale nazionale, che passa da € 380 milioni a € 178 milioni, al dimezzamento del Fondo per la famiglia, che passa da € 100 milioni a € 51 milioni. Per non parlare dell’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza, che passa da € 400 milioni a zero! Le conseguenze di tutto ciò, per i Comuni italiani, per i cittadini e per le famiglie, saranno facilmente intuibili.
Per questo, il PRC, nel confermare il proprio impegno nell’azione di governo cittadina, si preoccupa affinché venga determinata, attraverso un confronto partecipato, una scala delle priorità nelle politiche e negli interventi del Comune di Foligno, che metta al primo posto il lavoro, le politiche sociali, i diritti dei cittadini, con la consapevolezza che la coperta è corta e che non sarà possibile garantire tutti gli interventi e le iniziative a cui eravamo abituati.
Nel 2009, al momento di assumere le responsabilità di governo nella città di Foligno, ci eravamo fissati l’obiettivo di riportare la questione del lavoro e la questione sociale al centro dell’azione di governo della città: dopo due anni, pur in un quadro di crisi economica e produttiva che non esitiamo a definire drammatico, siamo consapevoli che stiamo facendo il nostro dovere.
(*) Segreteria provinciale PRC
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