Aperto alla consultazione, allo studio e alla lettura dei quotidiani il chiostro della Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello, grazie ad una donazione dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Ora alcuni tavolini con sedute e poltroncine, nel rispetto del distanziamento, sono state collocate nel chiostro di Palazzo Vitelli a San Giacomo, a disposizione dei cittadini che vogliamo usufruire dei servizi della Biblioteca ma “anche incontrarsi semplicemente e conversare in un ambiente bellissimo, abbracciati dall’atmosfera della cultura e dal fascino dei libri di carta”.
Lo spiega Vincenzo Tofanelli, assessore alla Cultura, che invita i cittadini e i più giovani tra questi “a venire in Biblioteca nel tempo libero con gli amici, perché questo contenitore è stato pensato per diventare un luogo di socialità e di esperienze culturali da vivere tutti i giorni. Sulla Biblioteca Carducci l’Amministrazione ha investito tantissimo destinandole un palazzo rinascimentale perché riteniamo che la cultura sia soprattutto nella società della conoscienza una funzione fondamentale per la crescita delle comunità”.
“Dai promotori della Mostra del libro antico e della stampa antica, non ci si poteva aspettare che sostegno alla Biblioteca Carducci” ha detto il presidente dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi “I luoghi della cultura sono stati penalizzati dall’Emergenza sanitaria ed ora hanno bisogno di riproporsi con forza come luoghi di aggregazione e di formazione del capitale sociale”.
Come è noto la Biblioteca Carducci oltre ad un patrimonio librario contemporaneo sempre aggiornato ha un Fondo antico di notevole pregio con incunaboli e Cinquecentine. “Accanto a questa funzione di conservazione” dichiara la dirigente del Settore Cultura Giuliana Zerbato, presente insieme allo staff della Biblioteca, formato dalla coordinatrice Patrizia Montani e da Silvia Palazzi, “la Biblioteca è stata progettata per essere un punto di riferimento di tutti i cittadini a cui si apre come spazio di incontro, di conversazione, di curiosità e di formazione. L’idea di attrezzare in modo elementare ma funzionale il chiostro rientra in questa missione che svilupperemo con altre iniziative”.