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IL CHICO MENDEZ SENZA MUSICA DOPO 3 MULTE. LA PROTESTA DEI TITOLARI “LA GENTE VIENE E NON CAPISCE SE SIAMO APERTI O CHIUSI”

Niente musica dopo mezzanotte e mezza, senza se e senza ma. Ad imporlo un'ordinanza del Comune di Spoleto firmata da Massimo Brunini nel maggio 2008. Secondo il provvedimento ogni bar, locale, ristorantino o terrazza dovrebbe interrompere le proprie emissioni acustiche allo scoccare della mezzanotte e mezza.

“Dovrebbero perché alla fine siamo gli unici a rispettare l'ordinanza, altri locali non ne conoscono nemmeno l'esistenza”, spiegano i giovani titolari del “Bar Chico Mendez”, uno dei locali più frequentati nelle calde serate estive. “Abbiamo aperto il 6 giugno e nella stessa sera abbiamo preso due multe: la prima alle 00.40 e la seconda alle 01.20. Poi l'ultimo sabato di festival, mentre in tutto il centro storico si faceva un gran baccano, alle 23.40 è arrivata la Polizia Municipale e ci ha fatto la terza multa”. La ragione era semplice “la vostra musica si sente fino al Teatro Romano” dove in quel momento era in scena lo spettacolo “Figaro il barbiere”. Pierpaolo Scerbo però spiega che, per evitare problemi, “quest'anno abbiamo installato la filodiffusione con casse da 30 watt, per cui non credo che la nostra musica potesse disturbare lo svolgimento dello spettacolo. Inoltre, abbiamo fatto analizzare da un Ingegnere dell'Arpa l'impatto acustico e la relazione, arrivata nel settembre 2008, conferma che rientriamo abbondantemente nei 55 decibel consentiti”

Ora però, dopo la terza multa, ai tre titolari è stato imposto il divieto assoluto di suonare o emettere qualsivoglia genere di musica, pena la denuncia per disturbo della quiete pubblica. “Adesso la gente arriva e prima di prendere un drink ci chiede se siamo aperti, perché senza musica l'atmosfera è surreale” spiegano i proprietari, sostenendo che le presenze sono diminuite e, ad esempio, “domenica c'era davvero pochissima gente”.

Ma ci sono anche altre criticità. “La Vus ci ha dotato dei secchi per la raccolta differenziata ma, in realtà, ritirano solo il vetro, abbiamo cartoni bloccati qui da due settimane, oltre all'organico che con questo caldo produce anche un cattivo odore”. “Più di una volta – sostengono – abbiamo chiamato per sollecitare il ritiro ma non sono ancora passati e, intanto, la montagna di cartoni e spazzatura aumenta”. A tal propostito, la Redazione di To® ha contattato la Valle Umbra Servizi la quale sostiene che “il servizio di ritiro della carta e dell'organico avviene regolarmente (due volte alla settimana), anche se molto spesso gli operatori non hanno potuto procedere al ritiro perchè al cartone erano mischiati altri generi di rifiuti”. La Vus si è comunque detta disponibile ad incontrare i titolari per risolvere le criticità riscontrate.

Infine, da circa dieci giorni sono stati completati i lavori di manutenzione dei giardini del Parco Chico Mendez, ma i giochi sostituiti sono ancora li, buttati a terra e transennati. “Anche in questo caso abbiamo sollecitato il ritiro di questi vecchi giochi ma ancora nessuno si è fatto vedere, basterebbe un camioncino per ripulire tutto” e ridare lustro a questo giardino.

Insomma oltre ai soliti problemi di gestione, i titolari del Chico lamentano una serie di ulteriori difficoltà che complicano di non poco la loro attività, prima su tutti la questione della musica. Proprio su quest'aspetto, i ragazzi si augurano di riuscire ad ottenere un compromesso rispettoso delle esigenze e dei bisogni di tutti, compresi quelli del proprio locale.

(C.F)