La vicenda Treofan torna a far discutere ora che si sta per concludere anche il secondo anno di cassa integrazione e che il destino dei lavoratori e delle loro famiglie appare ancora incerto. A puntare nuovamente i riflettori sulla questione è l’onorevole Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi Sinistra, che ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.
Il problema Treofan mette a rischio sopravvivenza del polo chimico Polymer e per questo richiede “il quadro aggiornato della situazione e di come il Governo si sta muovendo per garantire la riapertura delle attività dell’azienda”, la premessa della parlamentare.
“Sui programmi di reindustrializzazione non ci sarebbero certezze se non una proposta della società HGM, colosso del settore delle telecomunicazioni, accettata dalla proprietà Jindal tramite il liquidatore, che vorrebbe acquisire gli immobili e reintegrare tutti i lavoratori Treofan – osserva Piccolotti – ; la HGM sembrerebbe orientata a una piattaforma logistica, una linea dedicata al riciclo di apparecchiature obsolete, progettazione-realizzazione e manutenzione di reti a banda larga. Questa offerta della HGM prospetta l’acquisizione di tutti gli stabili alla cifra simbolica di 1 euro e inoltre la Treofan dovrebbe provvedere alla bonifica dei terreni. Nel frattempo, anche in sede ministeriale, sembrerebbero sopraggiunte altri interessamenti, anche in continuità con la storia del polo chimico”.
Piccolotti chiede di sapere “se il ministro è a conoscenza dell’esistenza di concrete proposte, alternative a quella già avanzata dalla HGM, maggiormente in linea con le attuali potenzialità del sito, quali iniziative intenda assumere per garantire certezze per l’intero polo chimico e soprattutto per la tutela dei livelli occupazionali della Treofan, prevedendo finanziamenti per una nuova cigs, qualora le ipotesi di reindustrializzazione non si dovessero concretizzare entro febbraio 2023”.
Mel frattempo la questione sarà discussa anche giovedì nella riunione congiunta di seconda e terza Commissione consiliare a Palazzo Spada.
Alessia Marchetti