Sarà la magistratura a verificare eventuali violazioni penali oltre alla sanzione da oltre 229mila euro comminata all'allevatore
La Asl2 ha provveduto ad inviare in Procura gli atti relativi al verbale comminato ad un allevatore dell’Orvietano, a cui mancano all’appello 765 pecore rispetto agli animali che compaiono nel registro. Irregolarità accertata dai veterinari della Asl, che hanno comminato all’allevatore , come previsto dalle norme, una maxi multa da 229.500 euro (300 per ogni pecora scomparsa).
Sarà poi la Procura a verificare se, oltre alla sanzione amministrativa, ci sono da contestare anche ipotesi di violazioni penali, dal punto di vista economico ed anche sanitario. Aspetto, quest’ultimo, che ha creato una certa apprensione.
Un caso, portato a conoscenza dell’opinione pubblica da Tuttoggi, che ha creato un certo clamore nell’Orvietano e nel settore degli allevamenti. Per l’ingente numero di animali che nono risultano nel registro. Alcuni, forse, sono stati predati dai lupi, avvistati numerosi nella zona. Lo stesso allevatore avrebbe segnalato un attacco nei giorni scorsi. Ma anche in quel caso gli animali predati vanno segnalati alle autorità.
E’ anche da chiarire come mai finora i tecnici della Asl intervenuti negli anni – almeno dal 2016 – in quell’allevamento per vari motivi non si siano mai accorti che all’appello mancavano circa la metà degli ovini iscritti nel registro. Tanto più che resta ancora aperta la vicenda dei 9 dirigenti veterinari della stessa Asl sulle circa 25mila violazioni accertate nella microchippatura dei cani e mai applicate.