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Il caso della Comunità Montana della Valnerina arriva in Parlamento

“Seppur ormai disciolta dalla “controriforma endoregionale” alla fine dello scorso Dicembre, la Comunità Montana Valnerina (CMV) è diventata uno scandalo nazionale per la pessima e devastante gestione degli anni scorsi: grazie all’On. Laffranco per aver rappresentato alla Camera dei Deputati del nostro Paese ciò che il PdL, nel silenzio e nell’inerzia di tutti, denuncia da anni” – è quanto dichiara oggi in una nota Nicola Alemanno, Capogruppo del PdL al Comune di Norcia e membro del Consiglio Comunitario negli anni scorsi, a seguito dell’annuncio della presentazione di un’Interrogazione parlamentare sul tema, dato nella seduta del 20 Febbraio scorso.

“Nell’Interrogazione depositata alla Camera lo scorso Lunedì – spiega Alemanno – l’On. Laffranco interroga il Primo Ministro Monti, in qualità di Ministro dell’Economia e delle Finanze, a seguito della verifica amministrativo-contabile della Ragioneria generale dello Stato il cui Ispettorato generale di finanza ha trasmesso una relazione lo scorso 21 Ottobre, dalla quale risultano “diverse situazioni di irregolarità e/o criticità” che lo stesso Ispettorato invita a rimuovere. Ecco le irregolarità rilevate e denunciate dall’On. Laffranco: “Carenze nella nomina e nella conseguente attività sia del nucleo di valutazione che del nuovo organismo di controllo (OIV), mancata adozione di atti obbligatori di programmazione triennale, violazione della normativa sugli affidamenti degli incarichi e sulla stabilizzazione del personale, irregolarità in merito alla costituzione ed utilizzo del fondo accessorio e del fondo per la produttività”, “poste in essere quando l'ente era già nella fase di dismissione, comportando quindi alla nuova Comunità Montana della Valnerina aggravi economici di non poco conto determinati da condizioni di privilegio prematurati alla sua stessa costituzione”.

“Una situazione a dir poco gravissima – prosegue Alemanno – che non solo ha distrutto un Ente territoriale per noi della massima importanza, non solo ha rovinato la vita quotidiana di decine di lavoratori, ma ha anche pericolosamente falsato e danneggiato la fase di passaggio. In altri termini: se qualcosa ci fosse stato da difendere (e solo il PdL di Norcia vi ha provato, fino alla fine), se qualche elemento di forza avessimo potuto addurre a prova del fatto che mai e poi mai la Comunità Montana Valnerina avrebbe dovuto essere chiusa, tale situazione economica è stato l’ultimo strumento consegnato a coloro che non avrebbero mai voluto sentire ragioni, ma che con un Ente in salute contabile e amministrativa (cioè, ciò di cui il nostro territorio aveva urgentemente bisogno) non avrebbero mai potuto dire che chiudere la CMV era chiudere un Ente in totale dissesto, economico e funzionale (cioè, ciò che nessuna comunità può permettersi). In altre condizioni la battaglia non sarebbe stata persa quasi in partenza”.

“Ecco a che cosa conducono le politiche di progettato lassismo, voluta noncuranza e concordata dissennatezza – conclude amaramente Alemanno – ecco perché negli anni e mesi scorsi non abbiamo mai smesso, lasciati completamente soli, di dire e scrivere che la CMV era il nostro presidio da difendere e proteggere. Ora, mentre aspettiamo la risposta del Primo Ministro Monti all’Interrogazione parlamentare, nella triste consapevolezza di aver comunque già perso, a causa di una classe politico-amministrativa volutamente inattiva e falsamente interessata ai nostri territori e popolazioni, una fondamentale occasione di promozione e sviluppo, ricordiamo al Commissario delegato dalla Regione Umbria che dal 3 Dicembre 2011, in merito allo stesso argomento, è agli atti della ex Comunità Montana anche un’Interrogazione del sottoscritto, che ancora attende risposta”.