Categorie: Istituzioni Perugia

Il Cardinale Bassetti visita l'ospedale di Perugia, “La sofferenza può essere capita solo con la fede”

E’ proseguito anche nel pomeriggio il lungo percorso di visita, iniziato questa mattina, del neo cardinale Gualtiero Bassetti all’ospedale di Perugia, caratterizzato dall’incontro nelle numerose strutture di degenza con tanti pazienti e medici, con i quali si è intrattenuto e dai quali ha ascoltato testimonianze dirette. A dargli in benvenuto, oltre ad una delegazione di medici e personale infermieristico anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Walter Orlandi, il quale ha condiviso con mons. Bassetti anche un veloce pranzo nella mensa dell’ospedale, insieme al direttore sanitario Manuela Pioppo, alla responsabile delle professioni infermieristiche Gabriella Carnio, al personale della direzione medica e ad altri operatori.

Il cardinale si è fermato ad ogni tavolo ed ha avuto una frase per tutti quelli del personale sanitario presenti e fatto pure battute a chi era in fila in attesa del pasto: “Tranquilli non abbiamo mangiato tutto, vi abbiamo lasciato tante belle cose da mangiare, abbiamo pensato anche a voi”. Ad Orlandi, con il quale si è complimentato per le attività messe in atto per la realizzazione di un “ospedale senza dolore”, il cardinale ha chiesto anche notizie sia di carattere assistenziale che di amministrazione sanitaria. In ogni reparto visitato, soprattutto in quelli più difficili come malattie infettive, ha poi voluto sapere dal primario ogni informazione possibile sull’attività svolta dalla struttura di competenza.

Ad Oncologia, rivolgendosi ai malati, mons. Bassetti ha ricordato la figura di Vittorio Trancanelli, medico chirurgo dell’ospedale che ha seguito Cristo per tutta la sua vita e per il quale è in atto il processo di beatificazione: “Pregate per lui – ha detto – perché è vicino al Signore ed essendo un medico favorisce la vostra guarigione”. Secondo quanto riferito dal cardinale le emozioni più forti sono arrivate dalla visita ai bambini malati, perché in questo caso, ha sottolineato, “la sofferenza può essere capita solo con la fede”. Il porporato è stato anche sollecitato da una mamma di religione mussulmana a fare una benedizione al proprio figlioletto: “Non è la prima volta che mi capita – ha commentato Bassetti – e non sarà nemmeno l’ultima, perché lo farò sempre con piacere”. I piccoli pazienti gli hanno donato un disegno e una lettera, e Bassetti, visibilmente commosso, ha augurato loro di trasformarsi “da coniglietti a leprotti”.

Con i giornalisti che hanno seguito la visita (il porporato ha stretto mani, parlato e pregato con infermieri, pazienti, medici e persone in transito in vari reparti) Bassetti, sempre a proposito dei bambini malati, ha voluto ricordare le parole che Papa Francesco disse durante la visita, nell'ottobre scorso, all'Istituto Serafico di Assisi: “Le piaghe di questi bambini – aveva sottolineato il Pontefice – sono le piaghe della carne di Cristo”.

Nel corso della sua visita non sono mancati, raccontati dallo stesso monsignore, anche alcuni aneddoti del Concistoro in Vaticano con Papa Francesco di tre giorni fa, quando è stato nominato cardinale. Bassetti è stato il primo arcivescovo salutato dal Papa emerito Joseph Ratzinger, che, secondo quanto affermato dal neo cardinale, lo ha subito identificato con la città di Perugia e con Papa Leone XIII.