Portare il cane in spiaggia è un’abitudine frequente per molti consumatori che (giustamente!) vogliono condividere anche le vacanze con il proprio animale domestico. Purtroppo, però, non tutte le località balneari sono adatte ad accogliere gli amici a quattro zampe e quindi, prima di partire è bene informarsi sull’esistenza di provvedimenti locali che disciplinino l’area di villeggiatura. Non esiste infatti una legge nazionale che regolamenta l’accesso degli animali alle spiagge libere e alle acque demaniali, pertanto, in assenza di espliciti divieti regionali, comunali o delle autorità marittime valgono le regole generali per i luoghi pubblici che prevedono che possano girare se sono tenuti al guinzaglio o se hanno la museruola.
Gli eventuali divieti devono essere proporzionati, ben motivati e circostanziati, formalmente corretti nonché chiaramente comunicati all’utenza, per essere considerati legittimi.
Il titolare della concessione su una spiaggia può vietare l’accesso agli animali nel proprio stabilimento balneare o, al contrario, può chiedere al Comune un’autorizzazione a consentirne la presenza.
Sono sempre esclusi dalle limitazioni di accesso i cani di salvataggio e i cani guida per non vedenti.
Nel momento in cui si porta un cane in spiaggia è fondamentale che il padrone segua delle regole per rendere piacevole la permanenza sia all’animale sia alle altre persone che vivono il mare!
Innanzitutto, ricordatevi di portare con voi sacchetto e paletta per raccogliere le deiezioni, i documenti dell’animale, i contatti del veterinario, acqua fresca e telo per evitare che stia a contatto con la sabbia rovente.
La pelle del cane va protetta dal sole soprattutto in caso di animali dal pelo corto, o dalla cute delicata: esistono prodotti solari con SPF elevate adatte a questo fine! Andrebbero comunque evitate le ore centrali della giornata, perché le alte temperature possono portare al colpo di calore con conseguenze a volte letali.
Anche in acqua servono alcune accortezze perché non è vero che tutti i cani sono nuotatori innati: è controproducente forzarlo a fare il bagno, gli causereste un terrore difficilmente risolvibile! Anche se fosse un provetto nuotatore, in acqua non si riposa mai, continua a muoversi con un elevato dispendio energetico, per questo tenetelo sempre d’occhio e stategli vicino. Non consentitegli di bere l’acqua di mare, perché potrebbe causargli disturbi gastrointestinali o in alcuni casi addirittura alterare il suo equilibrio elettrolitico!
Infine, non dimenticate di lavarlo e asciugargli con cura le orecchie per evitare infezioni e irritazioni.
Testo a cura di Unione Nazionale Consumatori – UMBRIA