Un diverso modo di curare piante e allevare animali può ricondurre ad una alimentazione più sana e ad uno stile di vita più naturale. In un periodo come questo che stiamo vivendo, in cui sempre più spesso si assiste a scandali di natura alimentare, come ad esempio discount sottoposti a sequestro a causa di qualche prodotto “taroccato” o aziende alimentari indagate per aver usato derrate tutt'altro che salutari, assume sempre maggior importanza poter sapere la provenienza e, soprattutto, la qualità del cibo che mettiamo sulla nostra tavola. Ed è proprio su questa linea di pensiero che si muovono Gianluca e Maria Paola titolari del market, bar-ristorante Il Biologico sito in Spoleto in via Cacciatori delle Alpi n.1, il quale offre una vasta gamma di articoli che variano dalla frutta ai prodotti cosmetici, dalla verdura agli articoli per l'igiene intima e domestica, ma non è tutto. E' infatti possibile sedersi a bancone per gustarsi un delizioso caffè biologico o mettersi a tavola per poter assaporare le specialità più prelibate che la natura ha da offrire.
Il Biologico ha inoltre intrapreso la “politica dei Km 0” che consiste nell'accorciare la filiera tra produttore e consumatore al fine di ridurre i costi fornendo un bene maggiormente controllato. L'obiettivo di questa attività è quello di creare un maggior valore etico offrendo un prodotto gustoso e salutare che non danneggi la nostra Madre Terra. Un modo, indiretto se vogliamo, per invitare i consumatori a coltivare un rapporto più rispettoso e diretto nei confronti della natura, dell'alimentazione e, quindi, della salute stessa. L'agricoltura biologica, infatti, esclude l'utilizzo di prodotti chimici e organismi geneticamente modificati sfruttando la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati. Sapere cosa si mangia, conoscerne la provenienza e aiutare l'ambiente sono tre ottimi motivi per sostenere l'agricoltura biologica, d'altra parte per vivere bene è indispensabile una sana alimentazione così come titolava il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach nella sua celebre opera “L'uomo è ciò che mangia”; e se lo diceva lui…